Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Serie A femminile: "O tutte in campo o nessuna"

Sara Gama

No a play-off e play-out per completare la stagione e l’appello a una riforma che porti finalmente il professionismo anche fra le donne. Le calciatrici della serie A prendono posizione in una nota a poche ore dal Consiglio Federale che deciderà le sorti del campionato.

"L'emergenza ha di fatto messo in luce tutte le fragilità di un sistema ancora acerbo ma promettente che stava crescendo in questi anni e che ha dovuto affrontare una fulminea e gravosissima situazione - si legge in una nota diffusa dall’Aic -. Le calciatrici oggi sono molto confuse. Non abbiamo paura ad ammetterlo. Ma ancora una volta siamo qui, a parlare con una voce comune, perchè pur nelle diversità ormai più che lecite di opinione, ci siamo rese conto che invece ci sono cose che abbiamo ben chiare e su cui ci troviamo unite come e più di sempre". "A tutt'oggi, dopo molti mesi di inattività, permangono irrisolte criticità di carattere sanitario ed organizzativo e siamo quasi a ridosso dell’inizio di una nuova stagione. Mentre discutiamo della ripartenza, non possiamo farle tutte dallo stesso punto di vista. Molte calciatrici tutt'oggi non sono state convocate per gli allenamenti. Non sono messe nelle condizioni di praticare il loro sport e sono deluse dal fatto di non avere questa possibilità".

In merito alla proposta di terminare il campionato con una formula ridotta di play off e play out che coinvolgerebbero sei delle dodici squadre, la posizione è netta. "Non la condividiamo, perchè non vediamo come possa essere tutelato il merito sportivo con una modalità di gioco che a nostro avviso non garantirebbe la vera equità. Le calciatrici pensano questo: o scendiamo tutte in campo o non ci scende nessuna. Tutte devono essere in grado di lottare per i propri obiettivi, oppure devono tutte mettere un punto su questa stagione e prepararsi per la prossima partendo dalle stesse condizioni".

"Quello che appare in sintesi ai nostri occhi è che il nostro sistema va riformato. E’ tempo di decidere quale direzione dobbiamo prendere perchè situazioni simili non sussistano più. Siamo le calciatrici della Serie A femminile, si parla di noi e delle imprese della Nazionale di cui alcune di noi fanno parte e che sentiamo nostra. Ma è ora di garantire le giuste tutele a tutte quante, uno status da professioniste e condizioni reali di professionismo". ITALPRESS

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia