In mezza Europa il calcio è appeso alle decisioni dei governi. Come in Italia, le leghe di altri 13 Paesi attendono il via libera per ripartire fra la fine di maggio e la metà di giugno, sperando di inserirsi nella scia di chi già gioca, come la Bundesliga tedesca (ripartita nello scorso fine settimana), e gli altri 11 campionati pronti a seguirla, in Repubblica Ceca (al via il 25 maggio), Danimarca (28), Polonia (29), Israele, Lituania e Serbia il 30, Austria il 2 giugno, Portogallo il 4, Turchia il 12, Norvegia 16, Russia il 21.
Nella mappa disegnata dalla European Leagues all’inizio della fase 2, quella della convivenza con il coronavirus, spiccano poi quattro macchie rosse, in Belgio, Francia, Olanda e Scozia, dove la stagione è stata chiusa anzitempo. Fra i campionati in stand by, alcuni stanno valutando anche altri format: in Romania, se il via dovesse slittare molto in là dal 13 giugno, sarebbero ridotti da due a uno i turni di playoff per la retrocessione; in Finlandia, dove si vuole ripartire il primo luglio per finire a novembre, si annullerebbero playoff e play out se troppe partite dovessero saltare. Playoff e play out sono invece solo un’extrema ratio per l’Italia, che attende il giorno della verità fra una settimana.
L’indomani sarà quello della Svizzera, che ha ipotizzato il via per il 18 giugno, con il protocolli per le partite già pronti. In Premier League si lavora a piccoli gruppi dal 19 maggio, primo passo verso ripresa a giugno, quando sarà possibile farlo in sicurezza, mentre il campionato di seconda categoria non comincerà gli allenamenti prima di lunedì. In Spagna si ragiona su vari scenari, il più ottimista per ripartire il 12 giugno.
In Grecia ci si allena liberamente dal 18 maggio sui campi all’aperto, e con limitazioni in attesa che il governo dia l’ok alle partite dal 6-7 giugno. Non ci sono date precise nella road map dell’Irlanda del Nord, che valuta vari scenari di ripartenza, da 30 maggio al 27 giugno. Il 30 maggio è l’obiettivo anche dell’Ucraina. Tratta ancora con il Governo il calcio in Kazakistan, che ha 4 piani, dall’1 giugno all’1 luglio.
A novembre finirebbe anche il campionato in Lettonia, dove si aspetta l’ok del governo. Manca solo il 'sì' dell’esecutivo anche in Svezia, ma i protocolli sono già pronti per giocare dal 14 giugno il campionato, che si chiuderebbe a dicembre. Molte meno chance di ripartenza in Azerbaijan, dove le città principali sono in quarantena fino al 31 maggio. ANSA
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