Il parere del Comitato tecnico scientifico slitta, e il calcio resta ancora nel limbo. Doveva essere la giornata decisiva almeno sul fronte degli allenamenti di squadra, però il Cts si è preso altro tempo prima di sdoganare il documento con cui i club di Serie A sperano di poter ripartire dal 18 maggio con un’attività di gruppo. Un passaggio fondamentale per poter guardare con un po' più di realismo alla ripartenza del campionato. Insomma la fase 3, quella del calcio dei tre punti. Al momento però mancano ancora le coordinate per la fase 2, nonostante gli allenamenti individuali delle squadre abbiano comunque riannodato il filo interrotto da due mesi. Fa però paura la Germania che si preparava sì a ripartire con il massimo campionato nel prossimo week end, ma con i due positivi alla Dynamo Dresda (serie B tedesca) vede rimettere in discussione un po' tutto: la squadra doveva giocare ad Hannover in trasferta il 17 maggio, ma tutti, staff compreso, sono stati messi in quarantena per decisione delle autorità sanitarie locali. Insomma ci si gira intorno ma il problema è sempre lo stesso: a fronte di un contagio come ci si deve regolare. Gli scienziati italiani sono sempre stati per una linea dura, con isolamento per tutti in caso di un positivo. E il fronte tedesco evidentemente ha indotto a prendere altro tempo. Da più parti in ambienti sportivi il rinvio viene letto anche come uno scontro politico: del resto sulla questione calcio sono intervenuti in molti, con la frangia pro apertura che non ha mancato di far sentire la propria voce. Il tempo per pensare alla ripartenza del campionato stringe però, il documento del Cts deve avere il via libera del ministro della Salute Speranza e passare per quello dello sport Spadafora. L’ultima parola spetta al premier Giuseppe Conte che ha avocato a sé la decisione finale, dopo aver consultato tutti i protagonisti. La settima che si apre dunque si annuncia decisiva: tanti gli appuntamenti in calendario, tra assemblea di Lega, l’informativa in Parlamento di Spadafora, e ancora la Giunta Coni in cui, tra i partecipanti nella riunione a distanza, ci sarà proprio il ministro dello sport, che aveva annunciato l’arrivo a breve del parere del Cts sul protocollo Figc. Già la Federcalcio, che aspetta l’evolversi delle prossime ore e poi riunirà il consiglio federale, che era fissato per venerdì scorso e rinviato per avere qualche certezza in più. Il mondo del calcio non vuole perdere l’ottimismo in chiave ripartenza, ma la frenata e la paura che un solo contagio possa bloccare di nuovo tutto aumentano i timori. Per sperare nella fase 3 il 18 serve ripartire con gli allenamenti di gruppo: il finale di stagione, se dovesse arrivare il semaforo verde, sarebbe serratissimo. Con tante partite da giocare e la Champions agostana per le big. Il via libera del Cts darebbe un primo slancio per uscire dall’incertezza e provare a programmare quel che resta del campionato. ANSA