Il calcio italiano è al bivio per decidere se si potrà completare la stagione e già nel fine settimana potrebbe arrivare un primo responso. Dopo diversi rinvii, per giovedì è in programma l’atteso confronto tra la Federcalcio e il Comitato tecnico scientifico (Cts) sul protocollo che disciplina la ripresa degli allenamenti di squadra in tempi di coronavirus. L’incontro con il pool di esperti che consiglia il governo per la ripresa dovrebbe chiarire definitivamente se i club potranno tornare ad allenarsi in gruppo il 18 maggio, come auspicato anche dal ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora.
La Figc intanto ha deciso di posticipare in attesa di «maggiori approfondimenti» il Consiglio federale convocato per venerdì. Dovrà dibattere «le tematiche inerenti la ripresa dell’attività sportiva e per stabilire le linee guida per l’iscrizione ai prossimi campionati».
«Mi auguro di far ripartire il calcio, ma se non ci saranno le condizioni di sicurezza il Governo deciderà la chiusura», ha ribadito Spadafora in un’intervista. Parole che lasciano trapelare ancora una volta un certo pessimismo, anche se fonti di palazzo Chigi fanno sapere che nessuna decisione è stata presa, e che hanno suscitato le critiche di Matteo Renzi ma anche di qualche collega di partito pentastellato.
«Il Governo si agita senza avere idee chiare», ha lamentato Fabio Capello. Intanto si allunga l’elenco delle squadre tornate sul campo: Lazio, Juve, Bologna e Lecce. L’Inter ha rinviato ai prossimi giorni la ripresa degli allenamenti individuali alla Pinetina, inizialmente prevista per domani, in attesa di completare controlli medici e tamponi. AGI
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