Il nulla osta del Viminale schiude le porte della Continassa e la Juventus può finalmente richiamare i suoi giocatori all’estero, 9 in tutto, da Cristiano Ronaldo ai francesi Rabiot e Matuidi. Le telefonate di convocazione sono partite ieri: non è rientro precipitoso, perché l’ok definitivo agli allenamenti in gruppo deve ancora arrivare e la ripresa del campionato è tuttora incerta.
Ma intanto i 9 che erano tornati nei loro paesi d’origine con l'attività totalmente ferma, possono organizzare il viaggio di rientro in Italia. Una volta tornati a Torino dovranno rispettare i 14 giorni di quarantena. Il rientro potrebbe non essere facilissimo per tutti, con le rigide misure anti-Coronavirus quasi ovunque, e il primo intoppo - secondo quanto hanno riportato alcuni media portoghesi - ha riguardato proprio Cristiano Ronaldo.
Dopo i problemi di autorizzazione riscontrati nel pomeriggio di ieri, secondo i media portoghesi, il jet privato dell’attaccante portoghese della Juventus ha lasciato Madrid per sbarcare a Funchal e poi ripartire, ma con a bordo solo bagagli e membri dello staff di CR7. Il calciatore dovrebbe imbarcarsi solo oggi alla volta di Torino per iniziare i 14 giorni obbligatori di quarantena prima della ripresa degli allenamenti. Ronaldo era arrivato a Madeira lo scorso 9 marzo, subito dopo la gara con l’Inter e prima che venissero chiuse le frontiere a causa del coronavirus, per stare vicino alla madre che era stata colpita da un ictus.
La Juventus tra martedì e mercoledì riaprirà il centro di allenamento per i giocatori che sono rimasti a Torino o comunque in Italia, liberi di tornare ad allenamenti individuali e con presenze scaglionate nell’impianto della società bianconera. Non potrà ancora ripartire Dybala, in attesa dell’esito di un ulteriore tampone che accerti la guarigione dell’argentino, uno dei tre giocatori bianconeri positivi: gli altri erano Rugani e Matuidi. Un problema ma di altra natura potrebbe riguardare l’altro argentino, Higuain, che non sembra entusiasta all’idea di tornare a Torino, pur volendo rispettare il contratto che lo lega alla Juventus fino al 2021.
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