La macchina perfetta Liverpool si ferma al Wanda Metropolitano e la fase a eliminazione diretta della Champions comincia in salita. Nello stadio di Madrid che ha visto i Reds alzare la coppa più ambita, la squadra di Klopp deve cedere ai padroni di casa dell’Atletico. Che mettono a segno l’impresa prendendosi l’andata degli ottavi della Champions League, infliggendo a sorpresa la sconfitta agli inglesi, la terza in una stagione da record.
Basta in avvio la rete di Saul, ma decide l’ingranaggio messo a punto da Simeone, scatenato a bordo campo per trascinare i suoi. Il tecnico dei madrileni sceglie Correa a sostegno di Morata. In difesa c'è Vrsaljko. Klopp schiera il collaudato 4-3-3 e il trio delle meraviglie Salah-Firmino-Mané. Ma sono i padroni di casa ad andare subito all’attacco e la gara si sblocca dopo appena quattro minuti, sugli sviluppi di un corner, il cross finisce sui piedi di Fabinho che serve un assist a Saul. Tutto facile davanti alla rete di Allison.
Doccia fredda per i Reds (in tenuta grey nello stadio madrileno) che provano a riorganizzarsi, ma la squadra di Simeone tiene bene il campo. Al 20' sono ancora i biancorossi ad avere l’occasione del raddoppio: decisivo l’intervento in spaccata di Robertson che anticipa Morata. Sei minuti più tardi Alisson salva con i piedi sul tiro pericoloso di Morata. Il Liverpool non incide e i suoi gioielli in attacco non hanno mai spaventato Oblak. Nella ripresa Klopp manda in campo Origi per Manè, poco brillante e anche ammonito. L’Atletico però riparte con tanta pressione andando a chiudere tutti gli spazi e il Cholo Simeone, alla panchina n.463 con gli spagnoli, si scatena chiedendo il sostegno del pubblico di casa. All’8' però è Salah ad andare vicino alla rete: il colpo di testa dell’egiziano sfila di poco al lato della porta. Al 27' sostituito da Oxlade-Chamberlain. Il Liverpool nei dieci minuti finali prova l’assedio per strappare il pari. Ma il Cholo, partito sfavorito, si prende il match: il ritorno l’11 marzo ad Anfield.
Sorpresa anche nell’altra sfida in cui il Borussia, che ha riscattato Emre Can dalla Juve, si impone 2-1 sul Psg: a brillare è la stella del baby fenomeno Haaland, protagonista di una doppietta nella ripresa. Ai francesi non basta la rete di Neymar. ANSA
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