L’Atalanta si rialza immediatamente e travolge 7-0 il Torino a domicilio, grazie alla straordinaria tripletta di Ilicic, la doppietta di Muriel e ai sigilli di Gosens e Zapata. Partita dominata dalla squadra di Gasperini, che acciuffa momentaneamente la Roma al quarto posto della classifica in attesa del derby della Capitale. Secondo ko di fila invece per la formazione di Mazzarri, che fa un altro grosso passo indietro dopo un bell'inizio di 2020 in cui erano arrivati due ottimi successi. Buoni ritmi e tanto equilibrio nelle primissime battute di gara, ma una volta superato il quarto d’ora di gioco la Dea prende in mano il match e al 17' la sblocca: Palomino ruba palla in zona d’attacco e offre a Ilicic una palla da spingere solo dentro da due passi. I nerazzurri dominano mentre i granata fanno fatica a reagire e vengono tenuti a galla da Sirigu, autore di un paio d’interventi provvidenziali sulle sfuriate offensive ospiti. Al 29', però, il portiere sardo non può nulla sulla staffilata mancina di Gosens da fuori area, che vale il 2-0 meritatissimo dell’Atalanta. Prima dell’intervallo c'è spazio e gloria anche per Duvan Zapata, che realizza con freddezza il calcio di rigore conquistato da Ilicic mettendo una chiara ipoteca sui 3 punti bergamaschi. Ad inizio ripresa sembra arrivare una reazione di rabbia e d’orgoglio da parte del Toro, ma nelle fila nerazzurre c'è un alieno di nome Josip Ilicic che prima realizza un capolavoro su punizione direttamente da metà campo, poi firma la sua tripletta personale su assist di Gomez. I granata spariscono dal campo e rischiano di sprofondare ulteriormente qualche minuto più tardi, quando Sirigu salva sul Papu Gomez toccando quel tanto che basta per deviare sul palo. Oltre ai danni anche la beffa per la squadra di Mazzarri, che al 76' resta in inferiorità numerica per il secondo giallo rimediato da Izzo per un fallo su Djimsiti. Nel finale arrivano anche altre due reti dell’Atalanta realizzate entrambe da Muriel e un altro rosso per i granata rimediato da Lukic, che sigillano la serata da incubo del Torino e di gloria per i bergamaschi. Per la terza stagione consecutiva termina, invece, 0-0 il faccia a faccia del Franchi tra Fiorentina e Genoa. Nessun vincitore e zero gol tra le squadre di Iachini e Nicola, con i toscani che non riescono a dar seguito alle ultime due vittorie, mentre i liguri tornano a casa con un punto tutto sommato buono per la corsa salvezza, ma si mangiano le mani per un rigore fallito da Crisicito (il primo in carriera dopo 13 centri) e per delle occasioni nitide fallite soprattuto nel finale. I viola partono con il piede sull'acceleratore e al 9' vanno subito ad un passo dal vantaggio con Milenkovic, che stacca di testa da corner e centra la traversa. Pochi minuti più tardi però la più grande chance per l’1-0 ce l’hanno i rossoblù, che si guadagnano un calcio di rigore con un grande spunto di Favilli, steso in area da Pezzella. Dal dischetto va capitan Criscito, ma il suo mancino potente e centrale è respinto con lo stinco da Dragowski. Il Genoa è bravo a non subire il contraccolpo psicologico e riesce a tenere bene il campo, concedendo poco alla Fiorentina: la squadra di Iachini si va vedere solo un altro paio di volte, entrambe con Chiesa che spaventa Perin ma senza inquadrare lo specchio della porta. Nella ripresa la gara non sembra accendersi e le vere occasioni da gol scarseggiano: da una parte sono Cutrone e Chiesa che cercano fortuna invano, dall’altra ci pensa un super Dragowski, nelle ultime battute del match, ad evitare una sconfitta ai suoi. Il polacco salva prima su Milenkovic, vicino ad un goffo autogol, poi sul colpo di testa di Biraschi e successivamente anche su Pinamonti lanciato a rete a pochi istanti dal 90'. AGI