L'Italia di Roberto Mancini è una piccola magia. Una Nazionale da record si prende tutto in casa della Bosnia di Pjanic e Dzeko. Il 3-0 siglato da Acerbi e Insigne nel primo tempo e Belotti nel secondo vale al ct una fila di primati: en-plein nel girone di qualificazione (9 vittorie su 9 con la possibilità di chiudere il cerchio lunedì a Palermo contro l'Armenia), e i successi di fila sono 10 contando l'amichevole sugli Usa. Meglio della miglior striscia di un commissario tecnico di nome Vittorio Pozzo. E' record nella storia azzurra, ma il risultato più utile della serata è comunque la certezza di andare a Euro 2020 da testa di serie. Nell'urna di Bucarest, il 30 novembre, l'Italia sarà in prima fascia, e osservata speciale di tutta Europa. Perché la nazionale giovane messa in piedi dal ct, stasera con l'innesto felice di Tonali dal 1', è sempre fresca e brillante, sulla via del gioco intrapresa dall'inizio. E vive un momento magico, come testimoniano l'esordio del giovane centrocampista del Brescia e la prova convincente di Florenzi, in controtendenza netta con il dimenticatoio giallorosso. Vero è che la vittoria della Finlandia nel pomeriggio aveva tolto alla Bosnia ogni residua speranza di qualificazione e forse anche motivazioni. E che la squadra di Prosinecki si è rivelata davvero un gigante d'argilla. L'Italia ha però imposto la sua legge da subito. Tonali è preferito a Zaniolo per il posto di Sensi, Florenzi trova spazio da terzino. Belotti, come annunciato, è il centravanti prescelto. L'arma azzurra è il pressing alto, per impedire l'uscita dall'area a Pjanic. Al primo minuto una palla persa dal duo Florenzi-Bonucci lancia Dzeko-Visca in ripartenza, con off-side. E' falso allarme, perché Bernardeschi imperversa a destra sopperendo alle difficoltà di serata di Emerson, sulla fascia opposta. Dopo un quarto d'ora Florenzi lancia lo juventino, che in area scarica per Insigne, la sua botta sicura e' murata dal portiere. Una manciata di minuti, e Bernardeschi è pescato sul palo destro da un cross, stop un po' lungo e sul destro Sehic ci mette il corpo in uscita. Ma è questione di poco: al minuto 21 Acerbi festeggia la sua prima rete azzurra, ancora lancio di Florenzi, ancora Bernardeschi stavolta a sinistra, lo scarico su Barella finisce al difensore preciso dal dischetto. La reazione bosniaca schiaccia un po' troppo gli azzurri, in difficoltà solo sugli angoli: al 30' Besic scarica il destro ma Emerson salva Donnarumma davanti alla linea. Poi al 37' Belotti di prepotenza entra in area da destra e serve Insigne, il cui destro lento è preciso sul palo opposto: 2-0. Si impegna anche Donnarumma, al 39', in una doppia parata su Dzeko prima e Cimirot subito dopo, un minuto dopo il suo collega Sehic salva sotto la traversa sul sinistro di Belotti. Il rientro in campo dice che la Bosnia ha rinunciato, Mancini non ci sta a mettere in frigo il risultato e cosi' arriva dopo 8 minuti il 3-0 gol: lancio in profondità di Barella, Belotti dal limite dell'area scarica di destro in rete. Partita chiusa, anche i tifosi di casa applaudono gli azzurri. L'Italia gioca in scioltezza e col palleggio crea sempre pericoli, Belotti prima e Insigne poi vanno vicini alla quarta rete. La serata si completa in altro modo: con la prima volta di Gaetano Castrovilli, ventunesimo esordiente di Mancini cui poi il ct ha voluto aggiungere il 22/esimo col portiere Gollini nel finale. Come dire, la magia azzurra ha un futuro.