Marco Giampaolo esonerato, il Milan ingaggia Stefano Pioli. Dopo aver convinto Luciano Spalletti con un progetto di due o tre anni, infatti, i dirigenti rossoneri hanno dovuto rivedere i propri piani per le difficoltà contrattuali fra l'allenatore e l'Inter, a cui è legato fino al 2021 da un contratto da 5.5 milioni di euro.
La svolta non ha del tutto sorpreso i vertici di Casa Milan, che però ora puntano su Pioli che firmerà un contratto fino al 2021 e domani dirigerà il primo allenamento a Milanello.
Il destino di Giampaolo si è scritto domenica sera. Dopo la sofferta vittoria con il Genoa la dirigenza, delusa per la confusione vista in campo, non ha smentito le voci di rottura, bensì ha lavorato per cercare un successore, per dare la scossa e fermare immediatamente l'involuzione: un allenatore di alto profilo con cui avviare un progetto di lungo periodo o, in assenza di soluzioni valide, un traghettatore, come Pioli appunto.
Dopo i contatti positivi con i dirigenti rossoneri, in giornata ha preso quota la possibilità di un accordo con Spalletti, uno specialista in qualificazioni alla Champions, che era pronto a rilanciare la squadra finita in tredicesima posizione dopo sette giornate. Ma dopo poche ore, in serata, si è verificato ciò che al Milan temevano: sono apparse insuperabili le distanze fra le richieste dell'allenatore, che pretende una annualità di stipendio per uscire dal dal contratto con il club che lo ha esonerato alla fine della scorsa stagione, e l'offerta dell'Inter, una buonuscita decisamente inferiore ai 5.5 milioni.
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