Domenica 17 Novembre 2024

Gol e applausi per Dybala, Paratici: "E' un grande, non ci serve Icardi"

Tradizionale bagno di folla per la Juventus a Villar Perosa dove anche quest’anno è andata in scena, nel giardino di casa Agnelli, l’amichevole in famiglia fra prima squadra e Primavera. Cristiano Ronaldo, che un anno fa faceva il suo debutto in bianconero proprio a Villar Perosa, è stato fra i più acclamati ma stavolta si è dovuto accontentare di fare da spettatore per un lieve affaticamento all’adduttore sinistro. Assente per delle vesciche ai piedi anche il neo-acquisto De Ligt mentre Maurizio Sarri, che secondo John Elkann "si sente già a casa", è recuperato in extremis: influenzato, il tecnico alla fine si è accomodato in panchina prendendosi i primi applausi dei suoi nuovi tifosi. Preceduta da un giro di campo che metteva in bella mostra i due trofei vinti nella scorsa stagione - scudetto e Supercoppa italiana - la partita ha visto in campo l’esordio di Danilo e il tandem argentino Higuain-Dybala, entrambi dal futuro incerto, con Douglas Costa a completare il tridente. Fra i nuovi una maglia da titolare anche per Demiral e...Buffon, tornato dopo un anno a Parigi. La gara la sblocca al 14' Dybala - tanti applausi per lui - che si procura e trasforma un rigore, poi spazio ai cori per Buffon (al 26' lascia il posto a Szczesny) mentre dopo alcune occasioni mancate (Khedira, Douglas Costa e Higuain) Demiral è suo malgrado protagonista di un goffo autogol. Prima della fine del primo tempo ci pensa ancora Dybala, su uno svarione della Primavera, a riportare avanti la Juve A. Nella ripresa tanti cambi, Rabiot scalda subito il pubblico di Villar Perosa, poi Cuadrado cala il tris ma è l’ultimo sussulto della gara perchè dopo una cinquantina di minuti arriva l’inevitabile invasione di campo a chiudere anzitempo il vernissage. Del resto, come ha sottolineato lo stesso Elkann, "sono questi i momenti in cui si capisce cosa è la Juventus, c'è voglia di festeggiare la Juve del passato e guardare la Juve del futuro". Una Juve del futuro ancora da decifrare viste le tante situazioni in ballo sul mercato. Sarri ha chiesto esplicitamente di dare una sfoltita alla rosa per non trovarsi a fare esclusioni eccellenti in lista Champions. "Siamo fiduciosi e tranquilli", ha garantito Paratici, restando però piuttosto abbottonato sulla situazione di quei calciatori che, vedi Rugani o Mandzukic, sarebbero vicini all’addio. "Nel calciomercato ci sono interessamenti ma per concludere gli affari bisogna essere in tre, ovvero le due società che trattano il giocatore e il giocatore stesso", ha glissato il Ceo bianconero, ermetico anche sui due nomi che più di altri in questo momento infiammano il mercato juventino: Dybala e Icardi. "E' un grande giocatore della Juve, il nostro numero 10 - dice della Joya - Ci sono degli interessamenti, dei discorsi, si fanno per Dybala come per gli altri calciatori. E’ una cosa in divenire, ne parleremo insieme, tutti devono essere d’accordo ma non c'è un giocatore più vicino o più lontano. Icardi? E’ un giocatore dell’Inter e preferisco parlare dei nostri. Abbiamo grandi attaccanti come Higuain, Mandzukic, Dybala, Ronaldo, e siamo contenti di quello che abbiamo".

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