Neymar è stato interrogato dalla polizia brasiliana di Rio de Janeiro per aver divulgato sui social immagini intime di Najila Trindade Mendes de Souza, la giovane modella che lo ha accusato di stupro. L’asso del Paris Saint Germain si è presentato in carrozzella dopo essersi infortunato alla caviglia due giorni fa nell’amichevole del Brasile con il Qatar. Uscendo dal commissariato, il calciatore si è limitato a ringraziare "i fan e gli amici". "Grazie per il sostegno, mi sento molto amato". L’interrogatorio è durato poco meno di due ore e, secondo la stampa brasiliana, avrebbe riguardato esclusivamente il video diffuso dal giocatore e non le accuse di violenza, per le quali sarà sentito a San Paolo dove è stata presentata la denuncia. "Neymar voleva venire il prima possibile in modo da chiarire quanto era dovuto - ha fatto sapere il suo legale, Maira Fernandes - Siamo fiduciosi di provare l’innocenza del nostro cliente". La presunta vittima, intanto, si sfoga via WhatsApp sul sito BuzzFeed News. "Sto vivendo un inferno, non ho più una vita, il mio appartamento è stato violato e non posso nemmeno prendermi cura di mio figlio - le parole di Najila Trindade, la grande accusatice di Neymar - Tutti stanno complottando contro di me perchè pensano sia una bugiarda ma se non c'è nulla di rilevante nella mia denuncia, perchè si preoccupano di me?". E aggiunge: "Tutti possono essere comprati, lui ha i soldi, potrebbe comprarsi il mondo intero ma io sto dicendo la verità: mi ha stuprata, mi ha picchiata e niente e nessuno potrà cambiarlo". La ragazza racconta anche di aver ricevuto minacce via social. "Dicono che ci sto speculando perchè ho dei debiti legati al mio appartemento e ai miei studi ma chi non ha debiti nella vita? E’ più facile farmi passare per putt.... Finirà che mi ammazzano e diranno che è stato un suicidio, che mentivo e che la vita va avanti. E nel frattempo le donne continueranno a essere violentate e trattate come immondizia".