Due squadre inglesi, una spagnola e una olandese: sono queste le nazioni rimaste in gioco in Champions e tra le inglesi a sorpresa fuori il Manchester City. Barcellona-Liverpool e Tottenham-Ajax: sono le due semifinali. A definire il quadro delle pretendenti alla finale di Madrid due quarti a loro modo spettacolari, all’Ethiad Stadium e al Dragao. E in entrambi i casi decisiva la Var. A Manchester è un derby inglese dai ritmi altissimi, il 4-3 finale sul Tottenham non basta a Guardiola e al City che con Barca, Juve e Real era in partenza tra i favoritissimi per la conquista del trofeo. Citizens e Spurs fanno quattro gol - due a testa - nei primi minuti (nell’ordine apre Sterling al 4', Son colpisce due volte al 7' e al 10', Bernardo Silva all’11') poi la seconda rete personale di Sterling (21') riporta Guardiola a un passo dalla qualificazione dopo lo 0-1 dell’andata. Il gol da semifinale lo segna Aguero nella ripresa, al 14', grazie al terzo assist della serata di un De Bruyne in gran vena. Ma non è chiusa: Llorente, subentrato, segna su angolo, l’arbitro Cakir deve guardare a lungo il video per capire se il tocco sul braccio sia decisivo. L’arbitro turco decide: la palla ha toccato il fianco, gol valido. Ma la Var diventa ancor più decisiva al 94', quando Sterling segna il gol che varrebbe la semifinale, ma interviene Irrati a segnalare il fuorigioco di Aguero autore dell’assist: resta 4-3, e il risultato fa felice il Tottenham, privo di Harry Keane anche per il prossimo impegno contro l’Ajax. A Oporto, i padroni di casa stringono in area il Liverpool attaccano e non concretizzano e così i Reds trovano il gol della sicurezza alla prima occasione: assist di Salah, spaccata vincente di Manè. La rete è inizialmente annullata e poi convalidata dalla Var e l’1-0 al 26' spegne i portoghesi e blinda il Liverpool che all’andata ne aveva segnati due. Nella ripresa arriva anche il 2-0 di Salah, Militao accorcia sul 2-1, poi Firmino e Van Dijk firmano il 4-1 finale.