Tra Ajax e Juventus resta in bilico la qualificazione alle semifinali. All'Arena di Amsterdam l'1-1 lascia aperta la porta della Champions a due concezioni diverse di gioco: spettacolare e di gran tecnica quello degli olandesi, più smaliziato e tattico nell'interpretazione dei bianconeri. Non ha brillato solo la classe di Ronaldo, ma quella cristallina dei tanti gioielli dell'Ajax, Ligt, Neres, Jong, Ziyech.
In 90' di ritmo e grandi giocate, i gol sono arrivati nel giro di due minuti, all'ultimo del primo tempo, quando Ronaldo al rientro dopo l'infortunio muscolare ha segnato il suo 126° gol in Champions, e al primo minuto della ripresa, quando il ventiduenne brasiliano Neres ha pareggiato i conti, restituendo all'Ajax un risultato più giusto.
Tanto gioco, folate impressionanti dell'Ajax, tecnica e fondamentali da manuale, ma anche una Juve capace di tenere, vicina al colpaccio, se il palo non avesse fermato il tiro di Douglas Costa in forma smagliante e messo forse fin troppo tardi al posto di uno stanco Mandzukic.
Cristiano Ronaldo per un tempo era stato quasi costretto ad ammirare il calcio totale e spumeggiante: servito poco dai compagni, era comparso dalle nebbie alla mezz'ora con una girata di destro e poco dopo con un tocco al volo per Bernardeschi.
Quando stava per scoccare il 45', ecco il lampo: apertura per Cancelo e corsa in area per farsi trovare solo, squinternando la difesa dei Lancieri, per il morbido colpo di testa sul cross vellutato dal suo connazionale.
C'era stato tanto Ajax fino a quel momento, con De Jong perfetto regista e Ziyech sempre pericoloso, anche se formidabile solo all'inizio e poi impreciso nel tiro e nei passaggi. Ma Juventus era stata capace di stringere i denti per non farsi infilare dal palleggio, e pronta nelle ripartenze.
Due modi diversi di interpretare il calcio in un match rimasto in equilibrio, con qualche sofferenza per Alex Sandro, Matuidi e Mandzukic, ma una prova di maturità di Bentancur e Rugani, schierato al posto dell'infortunato Chiellini. La prima fiammata era stata di Bernardeschi, sinistro appena soora la traversa (2'); gli aveva risposto Ziyec, con lo stesso piede (5', sull'esterno della rete, 12' con palla schiaffeggiata in agolo da Szczesny). L'azione più pericolosa dell'Ajax, però, era stata di Van Beek, che aveva 'sverniciato al palo al 25'.
Poco prima dell'intervallo l'1-0 di Ronaldo, 35 secondi dopo il rientro dagli spogliatoi il pareggio di Neres, con un destro a giro dopo aver sfruttato un errore di Cancelo.
Un sinistro di Tagliafico (3') è sfreccia vicino al palo alla destra di Szczesny. La Juve ha protestato per una robusta trattenuta in area di Tagliafico ai danni di Bentacur, già ammonito, ma l'arbitro Del Cerro Grande, dopo un rapido consulto a distanza con l'addetto alla Var, ha tirato dritto. L'Ajax ha fatto soffrire le pene dell'inferno ai bianconeri. Ma i cambi di Allegri, Douglas Costa per uno spento Mandzukic e poi Dybala al posto di Matuidi, affaticato e poi bloccato da un malanno muscolare, hanno restituito equilibrio al match. Ultime emozioni dalle palle gol del millennial Ekkelenkamp e di Douglas Costa, formidabile a liberarsi di due avversarti che lo braccavano: il suo tiro si è stampato sul palo con Onana battuto.
(ANSA)
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