Ormai resta solo da capire quando il Chelsea deciderà di esonerare Maurizio Sarri, epilogo inevitabile - secondo l'unanimità della stampa britannica - di un rapporto ormai irrimediabilmente compromesso. L'eliminazione dalla Fa Cup per mano del Manchester United è solo l'ultimo capitolo di una vicenda sempre più tormentata, con l'ex tecnico del Napoli rimasto solo e isolato nel difendere il suo credo calcistico. Non solo le stelle dello spogliatoio - scrive oggi il Daily Mail - ma anche gli stessi tifosi del Chelsea appaiono esasperati dall'integralismo tattico di Sarri, indisponibile a qualsiasi forma di compromesso.
Un'ostinazione che ha trasformato l'iniziale contestazione dei supporters dei Blues, in aperto scherno e sberleffo. Destinatario ultimo, ovviamente Sarri, insultato apertamente dai suoi stessi tifosi. Appaiono lontanissime le prime settimane della stagione durante le quali Sarri aveva inanellato 12 partite senza sconfitte. Da allora, il rendimento del suo Chelsea è un continuo sali-scendi, con alcuni tonfi particolarmente umilianti. Come le recenti sconfitte in Premier League contro Bournemouth (4-0) e Manchester City (6-0).
Neppure l'arrivo di Gonzalo Higuain, fortemente voluto da Sarri, ha saputo invertire l'inerzia di una squadra che - di settimana in settimana - appare sempre più disorientata e confusa. Per il momento, però, Roman Abramovich non sembra intenzionato all'immediato licenziamento. Un po' per mancanza di alternative, un po' perché tra meno di una settimana i Blues affronteranno il Manchester City nella finale di Coppa di Lega. Un trofeo minore, ma pur sempre un'occasione per arricchire la bacheca del club. A Wembley Sarri quasi certamente si giocherà dunque una gran fetta di futuro, perché in caso di sconfitta è davvero difficile immaginare come potrà restare sulla panchina dei Blues.
Anche perché nel frattempo sono cominciate a circolare sui social, puntualmente riprese dai tabloid di sua Maestà, le indiscrezioni su accesi dissidi tra lo stesso tecnico e alcuni suoi giocatori, esasperati dal "sarrismo". Da quell'aspirazione al bel calcio che ora è vissuta con insolente insofferenza dal popolo dello Stamford Bridge. Dove è già stata emessa la sentenza finale: ingaggiare Sarri è stata una scommessa che si è rivelata un disastro. Un verdetto dal quale è difficile, probabilmente impossibile, tornare indietro.
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