PALERMO. Edgar Barreto, capitano del Palermo, è il primo dei giocatori rosanero a parlare dopo lo 0-4 contro la Lazio di lunedì sera. Da capitano tranquillizza l'ambiente: «Questo momento passerà. Abbiamo idee di gioco, non siamo una squadra che subisce cinquanta tiri a partita».
COME STATE VIVENDO QUESTO MOMENTO?
«Sicuramente abbiamo voglia di rivincita, abbiamo uno scontro diretto domenica. Dobbiamo lavorare sugli errori che stiamo facendo ma non ci piangiamo addosso. C'è voglia di continuare per la nostra strada, sappiamo che è quella giusta».
NELLE ULTIME DUE PARTITE AVETE INCASSATO SETTE GOL. CAMBIA QUALCOSA PER VOI NELLA COPERTURA DEGLI SPAZI CON TRE GIOCATORI OFFENSIVI?
«Questo modulo è stato utilizzato solo in due partite, col Napoli e con la Lazio. Alla fine abbiamo giocato come siamo abituati, cioè con tre centrocampisti, abbassando Vazquez sulla linea dei mediani, anche se magari ha qualità più offensive. Se analizziamo i gol che abbiamo preso, il primo contro la Lazio arriva dopo mezza azione loro. Dopo siamo stati costretti a rincorrere, faticando il doppio. Sul 2-0 ci siamo un po' disuniti. Quei due gol in più che abbiamo preso non ci dovevano essere».
SE SI DECIDE DI GIOCARE CON QUESTO MODULO, IN MANIERA UN PO' PIÙ SPREGIUDICATA, VA MESSO NEL CONTO CHE SI POSSA SOFFRIRE IN DIFESA?
«È vero che abbiamo preso dei gol, ma a Napoli non abbiamo subìto imbarcate, né concesso venti palle gol. Anche con la Lazio è andata così: nel secondo tempo hanno avuto qualche occasione in più ma perché noi dovevamo riprendere la partita ed eravamo sbilanciati. Non credo che gli avversari ci abbiamo assediati o che Sorrentini abbia fatto miracoli».
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