Giovedì 19 Dicembre 2024

Il "Barbera" ha scoperto che attaccare è bello

PALERMO. Torniamo un attimo all’Inter, perchè può essere una partita spartiacque. La partita in cui il Palermo ha scoperto che almeno in casa attaccare è bello. Anche se rischi qualcosa. Del resto se si vogliono riempire gli stadi (e domenica un biglietto di curva costava 40 euro) e se si vuole fare felici i propri fans bisogna proporre spettacolo, ovvero gol e conclusioni in porta. Chi era al Barbera avrà notato chiaramente come è cambiato l’atteggiamento del pubblico quando Belotti è entrato in campo e il Palermo ha cominciato a spingere e bersagliare la porta dell’Inter. Un piccolo passo verso il futuro, che non può che essere un Palermo con due punte e Vazquez, il quale pur avendo segnato due gol è certamente più utile in mezzo al campo. Discorso difficile da accettare per Iachini, che è rimasto affezionato all’idea del Palermo dei Picciotti, quando Arcoleo fece benissimo col solo Scarafoni in avanti e Vasari incursore esterno. Ma era un altro calcio. Oggi la gente vede la tv e si chiede: perchè in Premier gli stadi sono sempre pieni e in Italia no? Facile, perchè lì si gioca per lo spettacolo. E schierare sei-sette difensori e lasciare tre attaccanti in panchina non aiuta lo spettacolo. Che poi questa storia è ancor più strana se si vanno a vedere le formazioni dello scorso anno. Solo cinque volte nonostante tutto Iachini ha schierato una sola punta con Vazquez in appoggio (Brescia, Pescara, Siena, Avellino e Trapani); poi ha sempre impiegato l’argentino a centrocampo e due attaccanti, senza per questo intaccare la solidità difensiva. Solidità che con i rientri di Muñoz e Gonzalez potrà certamente migliorare. Riteniamo infatti che per la qualità degli attuali difensori rosanero il Palermo può fare bene solo pressando molto alto, evitando cioè che la palla stazioni troppo nella propria area. Contro la Samp Pisano si perse Gastaldello alla fine, col Verona i rosa si sono fatti due gol da soli, contro l’Inter Osvaldo ha avuto allo scadere la palla della vittoria in assoluta solitudine. Contro l’Inter Bolzoni è stato sostituito per la seconda volta di fila. Col Verona non c’era rimasto bene e immaginiamo che stavolta ci sia rimasto anche peggio. Però qualcuno doveva uscire per fare spazio a una punta. Rigoni sta crescendo ed ha buone geometrie, Barreto ha esperienza e fiato da vendere, non resta che Bolzoni, uno dei «pretoriani» di Iachini. E la cosa si potrebbe ripetere. Siamo certi che il disappunto di Bolzoni rientrerà presto, però pensiamo che ci sarebbe un modo per risolvere il problema. Anzi due modi. Il primo, il più facile, sarebbe quello di giocare con la difesa a quattro. Rinunciare a un esterno difensivo per confermare i tre mediani. La seconda soluzione può essere provare Bolzoni esterno di centrocampo. Non è il suo ruolo ma ha le caratteristiche per giocarci. Fantacalcio. Intanto godiamoci il miglior Palermo della stagione, il Napoli è forte ma fa un po’ meno paura.

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