«Il licenziamento di circa 300 dipendenti del 118 che hanno condanne incompatibili con la pubblica amministrazione, rientra nella linea del governo che già in altri settori dell'amministrazione (Pip, formazione, Asu, Sportelli), ha avuto attuazione. Verifiche che tuttora continuano anche negli altri dipartimenti». Lo dicono in una nota il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta e l'assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino. «Ci rendiamo conto delle tensioni che si possono generare e i direttori generali che effettuano tali provvedimenti hanno il totale sostegno dell'intero governo, nel caso specifico il direttore Aliquò, siamo perfettamente convinti che procederà con determinazione ad applicare la legge. Dura lex sed lex. Tali provvedimenti non sono lesivi della dignità dei lavoratori - prosegue la nota -, rappresentano anzi un meccanismo di tutela per le persone che non hanno commesso reati e non hanno abitudine a delinquere. Le leggi che disciplinano i rapporti con la pubblica amministrazione sono chiare e mantenere un dipendente incompatibile per legge, è un reato. Tali affermazioni sono oggetto di due note separate del presidente della Regione a tutti i dipartimenti e agli enti regionali, alle partecipate, direttori, con le quali si rinnova l'invito espresso a verificare, non solo la documentazione originaria che ha determinato l'assunzione, sia essa di collaborazione, consulenza, incarichi a tempo determinato, ma la verifica anche per i dipendenti a tempo indeterminato per le incompatibilità sopravvenute».
«Intendiamo fare un'operazione complessiva di cleaning - prosegue la nota - all'interno della macchina della Regione che renda qualsiasi contratto con i dipendenti trasparente e sicuro. Tutti i direttori dovranno fare queste verifiche entro due mesi, termine inderogabile. Sarà cura del governo inoltre verificare i comportamenti illeciti di chi non controlla o ha assunto provvedimenti disinvolti».
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