CATANIA. In campo con l'atteggiamento di chi si sta giocando uno spareggio, nonostante una pesante consapevolezza che alimenta la paura: vincere potrebbe non bastare. Il Bologna riceve domani il Catania con l'obbligo di fare tre punti, contro una squadra che si giocherà speranze ancora più residue. Per i rossoblù la vittoria manca dal 23 marzo e nelle ultime giornate la squadra ha dimostrato di fare una grandissima fatica a trovare la via del gol. Non vincere col Catania significherebbe retrocessione quasi certa, ma anche in caso di vittoria potrebbe avvicinarsi (rpt: avvicinarsi) la B se il Chievo e il Sassuolo (attesi in due sfide non proibitive) dovessero vincere. Per il Bologna, di vittorie, in tutta la stagione, ne sono arrivate appena cinque, due nel girone di ritorno con la gestione di Daniele Ballardini. «Sappiamo - ha detto il tecnico - che siamo obbligati a fare una grande partita e a vincerla, altrimenti avremo poche possibilità. Dipende da noi: iniziamo domani col portare a casa i tre punti. In generale la squadra sta bene ed è in salute, abbiamo provato diverse soluzioni tattiche. Mi aspetto un Catania abbastanza offensivo, hanno dei valori e dei giocatori importanti, nonostante abbiano vissuto un anno particolare. I nostri tifosi vanno ringraziati per la pazienza e la vicinanza, domani dovremo essere noi ad emozionarli, coinvolgerli e dare loro una soddisfazione». Grazie alla promozione fatta dalla società, sono già esaurite la tribuna Bulgarelli e la gradinata. Ballardini potrebbe schierare una squadra a trazione offensiva, scelta che sembra logica per chi sa di giocarsi il tutto per tutto in novanta minuti. Quindi potrebbero essere in campo dal primo minuto Christodulopulos e Kone, esterni di centrocampo, Bianchi e Cristaldo coppia offensiva. Un tandem che, nelle prime 36 gare di campionato, ha segnato sette gol ed alla cui vena saranno affidate molte delle speranze che il Bologna coltiva per rimanere in serie A.