Sabato 04 Maggio 2024

Noia e sbadigli: a Siena finisce 0 a 0

SIENA. Quella tra Siena e Palermo è stata, senza alcun dubbio, una delle partite più brutte dell'anno. E non solo. Poche idee, pochissimi tiri in porta, noia e sbadigli per tutti. Ha vinto la paura di perdere tra le due squadre, che sono scese in campo all'insegna del "primo comandamento: non perdere". Al Palermo, al terzo pareggio consecutivo, va tutto sommato bene, anche se "bene" è un parolone, vista la classifica. Perdere a Siena, però, dalla diretta inseguitrice, sarebbe stato un colpo niente male per le speranze salvezza. In questo modo, invece, il Palermo di Gasperini porta a 4 la serie positiva, ma colleziona il secondo 0-0 di fila dopo quello interno con il Torino. Brutta partita, meglio la squadra ospite che ha avuto il torto di non crederci fino in fondo contro un Siena che, invece, ha badato soltanto a evitare la sconfitta

Il Palermo fa girare meglio palla, dà l'impressione di essere superiore sul piano tecnico, ma negli ultimi 16 metri è praticamente nullo. Del resto sono appena 6 le reti realizzate e 4 in una sola partita (con il Chievo, tris di Miccoli). Nel primo tempo i limiti offensivi dei rosanero trovano conferma nella pochezza delle conclusioni (largo il sinistro di Brienza, centrale il pallonetto del capitano), ma anche il Siena fa poco o nulla per vincere la partita. Anzi i bianconeri non si fanno mai vedere dalle parti di Ujkani se non per una conclusione larga di Bolzoni, arrivata dopo una presunta trattenuta in area di Munoz ai danni di Calaiò. Primo tempo brutto, fotografato alla perfezione dallo 0-0 con cui si torna negli spogliatoi.  Cresce il Palermo, Gasperini inserisce Bertolo al posto di Brienza, Ilicic e Miccoli provano a darsi da fare e, al 30', il capitano rosanero triangola proprio con Bertolo che con il sinistro impegna Pegolo. Vuole vincere il tecnico rosanero che toglie Ilicic e Miccoli e inserisce anche Budan e Dybala, il baby argentino al 3' dei 4 minuti di recupero regala un brivido, ma Pegolo è attento. Finisce 0-0, al Franchi vince, come detto, la paura di perdere.

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