Domenica 19 Maggio 2024

Pa-Pa-Pastore: il Palermo si aggiudica il derby col Catania

PALERMO. E menomale che Pastore era a rischio di non giocare per la botta al ginocchio rimediata nel turno infrasettimanale a Milano. È lui, con la sua prima tripletta in maglia rosanero, il re del derby vinto dal Palermo sul Catania per 3-1. Una prestazione maiuscola del Flaco e di tutto il Palermo, che se l’è dovuta vedere con un Catania tosto, al quale va concesso comunque l’onore delle armi. Avere fatto, però, tre gol a una difesa che fino a oggi aveva preso solo otto gol la dice lunga sulla partita del Palermo, che non vinceva un derby dal 2008, quando a decidere fu una punizione di Miccoli e quando sulla panchina dei rosa c’era Colantuono. Partita che è stata anticipata dall’ingresso in campo a braccetto dei due presidenti, che si sono fermati sotto il settore ospiti, dopo più di tre anni tornato a essere occupato dai supporters catanesi. Pastore dietro Miccoli e Ilicic che funge da attaccante nelle fasi iniziali del gioco. Proprio dai piedi dello sloveno arriva la prima emozione della gara, ma al 14’ a nulla serve il suo gol immediatamente annullato da Valeri per netto fuorigioco. È il Palermo a fare la partita, ma riesce a costruire poco di fronte a una delle migliori difese del campionato. In più il gioco prevalentemente in orizzontale rende più semplice il lavoro agli uomini di Giampaolo. Gli etnei, invece, col passare dei minuti prendono coraggio e provano a sfondare soprattutto dalla destra con Gomez e Maxi Lopez che nel giro di cinque minuti, al 22’ e al 27’, fanno correre due brividi sulla schiena di Sirigu. Il Palermo risponde, invece, dalla sinistra. Balazaretti serve con un cross a uscire a Miccoli, che con una splendida girata di sinistro esalta l’ex rosanero Andujar.
Passa solo un minuto e stavolta il traversone del terzino sinistro rosanero trova la deviazione di testa vincente di Pastore, che infila l’estremo difensore catanese. Sul gol, però, pesa la posizione irregolare di Ilicic, che sulla stoccata di testa del Flaco si trova in traiettoria. Il gol tramortisce gli ospiti e alla stesso tempo sblocca i rosanero, che sembrano più sciolti nelle manovre offensive. Il Palermo, infatti sfiora anche il raddoppio con Miccoli, dopo bella combinazione con Pastore, sul quale è provvidenziale l’intervento dell’ex Terlizzi. Finisce così il primo tempo del derby, che ha visto entrare dopo pochi minuti dall’inizio della gara i 350 tifosi ospiti venuti da Catania. Atmosfera gioiosa durante questa prima frazione, atmosfera di sport. L’inizio del secondo tempo serve un botta e risposta da brividi. Dopo cinquanta secondi il Catania pareggia su azione da angolo con l’ex Terlizzi, che non esulta. Palla al centro e Miccoli semina il panico, servendo una palla d’oro a Pastore che calcia di destro Andujar non è proprio impeccabile e i rosa tornano subito in vantaggio.
È probabilmente questa la svolta che ha deciso la partita  La gara a questo punto è vibrante. Il ritmo di gioco si impenna e lo shock subito non spegne le speranze degli etnei. Il match è bello e le squadre onorano al massimo il derby. Al 62’ finisce la partita di Miccoli. Il capitano è in crescita. Al suo posto fa il suo ingresso in campo Maccarone, che entra subito in partita, ma nel giro di pochi secondi si divora per due volte il match ball. La partita rimane così in bilico, il Catania ci crede e al 77’ colpisce anche la traversa, approfittando di Balzaretti in ritardo. All’84’, però, il Palermo chiude il match e ancora una volta è Pastore a mettere il sigillo e la parola fine al derby. Maccarone si riabilita e serve un assist perfetto al Flaco che segna facilmente a pochi passi dalla linea di porta. Rossi, che ha cominciato una lunga corsa verso la curva al terzo gol, subito dopo concede la standing ovation al talento argentino che sale a quota sette reti in classifica marcatori. È game over al Barbera e finisce coi giocatori del Palermo a ballare sotto la curva Nord per quello che è stato un derby tiratissimo e spettacolare, soprattutto nella ripresa, che ha tenuto alto il nome della Sicilia per quanto si è visto in campo e sugli spalti.

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