
Ha un nome l’autore dell’omicidio di Sara Campanella, la giovane ventiduenne di Misilmeri sgozzata ieri in strada a Messina. Nella notte i carabinieri del comando provinciale hanno eseguito il decreto di fermo emesso dalla Procura di Stefano Argentino, 27 anni.
Il sospettato è stato catturato dai militari dell'Arma dopo una vera e propria caccia all’uomo. Secondo quanto si spprende, il giovane anche lui fuori sede, originario di Noto, frequentava lo stesso corso di laurea della vittima. Alcuni testimoni lo avrebbero visto litigare con Sara lungo il viale Gazzi poco prima del delitto. Gli inquirenti hanno raccolto testimonianze dai colleghi della studentessa, i quali avrebbero riferito che la ragazza aveva recentemente deciso di interrompere la loro relazione, elemento che avrebbe scatenato la furia omicida del giovane.
I particolari sulle indagini saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si terrà al Palazzo di Giustizia della città dello Stretto alle 11.
In aggiornamento
6 Commenti
Angelo 63
01/04/2025 08:47
Se è lui il colpevole ERGASTOLO senza sconti .... Non si può uccidere una giovane che aveva una vita e tanti sogni davanti a sé .Riposa in Pace Sara
Sdegnato
01/04/2025 09:17
Mi chiedo insistentemente cosa abbiano certuni al posto del cervello,povera ragazza indifesa.
Toto 25
01/04/2025 09:43
Assurdo e incomprensibile .... ormai si uccide con una disinvoltura impressionante . Ciò dimostra che la società evolvendosi diventa sempre più fragile .... I governi degli Stati democratici " non so se negli altri paesi si verificano femminicidi come in Italia " dovrebbero usare più determinazione e fermezza mostrando i muscoli. Oggi si potrebbe sostenere che quel " inutile " servizio di leva forse serviva a forgiare e rafforzare la crescita dei giovani....
Tony
01/04/2025 10:07
E` davvero raccapriante che ancor oggi si commettono questi terribili delitti. Il giovane evidentemente innamorato, non ha accettato che la ragazza voleva rompere la relazione, e in preda ad una furia cieca al di la di ogni ragione, ha pensato: o mia o di nessuno. Veramente triste. Non ci sono altre parole.
Riccardo
01/04/2025 10:40
Dissento sul fatto che il giovane fosse innamorato. Questo non è amore
Mefisto
01/04/2025 11:25
Se le pene fossero certe e severe e se chi commette delitti efferati, come l'omicidio, violenza sensuale, rapinare e traffico di stupefacenti, non potesse accedere ad alcun beneficio di Legge, forse si assisterebbe a meno episodi di violenza. Mi auguro che l'autore dei fatti non riveda più la libertà e che trascorra la sua misera esistenza dietro le sbarre. Una preghiera per la povera vittima a cui è stata vigliaccamente tolta la vita
Donato
01/04/2025 11:34
Nessuno riesce a capire come sia successo. Ma se i giovani di oggi crescono senza mai avere un "no", ne da genitori, ne dalla scuola e ne dalla societa in generale come portanno mai capire un "no".