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A bordo 6,5 tonnellate di cocaina, sequestrato un piccolo sottomarino al largo delle Azzorre

L'operazione Nautilus è stata condotta dalle autorità portoghesi e spagnole. S'indaga sulle rotte della droga verso l'Europa

Foto 10: cespugli di ortensie nelle Azzorre

Si chiama Operazione Nautilus l'indagine congiunta delle autorità portoghesi e spagnole che ieri, al largo delle Azzorre, ha portato al sequestro di un piccolo sottomarino con a bordo 6,5 tonnellate di cocaina.

Le autorità non rivelano se l’imbarcazione appartenga al Primeiro Comando da Capital (Pcc), il gruppo criminale brasiliano fra i più violenti e potenti dell’America Latina, la cui presenza in Portogallo è venuta sempre più a galla in inchieste e arresti recenti, come quello del trafficante Gabriel Martinez Sousa, sospettato di gestire, fra l’altro, una rete di sommozzatori dediti alla raccolta di droga dagli scafi delle navi.

Si sa che il sottomarino proveniva dal Sudamerica e apparterrebbe a un cartello che ha i mezzi per costruire, in cantieri navali clandestini, imbarcazioni di questo tipo, dotate di tecnologia all’avanguardia. Non è ancora chiaro se la destinazione fosse il porto di Sines, nel Portogallo continentale, o se avesse l’obiettivo di redistribuire in piccole lance in alto mare il carico di cocaina, che avrebbe poi proseguito il suo viaggio in Europa.

I cinque membri dell’equipaggio, di nazionalità brasiliana, colombiana e spagnola, sono stati arrestati e saranno ascoltati oggi da un giudice.

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