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Il caso dei referti istologici, i sindacati chiedono un incontro all'Asp di Trapani

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Trapani - Liria Canzoneri, Federica Badami e Tommaso Macaddino - hanno inviato una richiesta di incontro al direttore dell’Azienda sanitaria di Trapani «per parlare dei gravi recenti episodi che hanno coinvolto la sanità, ovvero il ritardo con cui sono stati processati i referti istologici, con un accumulo di 1.405 campioni nel 2024 e 1.908 nel 2025».

«Anche se adesso si è corso ai ripari azzerando i referti in lista d’attesa - affermano - lo si è fatto troppo tardi, con le conseguenze tragiche che conosciamo, tra quei campioni arretrati, infatti, c'erano ben 170 casi di tumore. Tutto questo è sintomatico di una situazione all’interno dell’Asp trapanese che ha raggiunto livelli di criticità allarmanti e inaccettabili, che a loro volta segnalano una gestione fallimentare da parte della dirigenza che così facendo ha messo a rischio la salute delle persone».

E continuano: «Ci teniamo a sottolineare che i numeri non sono solo statistiche, ma che dietro ci sono vite umane, e ne sono triste esempio i clamorosi casi del paziente di Salemi, morto lo scorso 13 gennaio prima di ricevere il referto istologico atteso da mesi, e della paziente oncologica di Mazara del Vallo aggravatasi dopo avere atteso per quasi un anno l'esito del proprio esame istologico. Purtroppo questi sono casi emblematici di un sistema sanitario al collasso».

«Al direttore Croce - continuano - vorremmo sottoporre, inoltre, l’esigenza di verificare se gli ospedali e le strutture sanitarie locali siano all’altezza delle esigenze della popolazione di questa provincia. La sanità pubblica è allo stremo delle sue forze, e il personale sanitario è sotto stress costante».

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