Lunedì 23 Dicembre 2024

Omaggio di Mattarella e del Papa a Napolitano: «Onore al servizio per l'Italia»

Una lunga fila di cittadini attende lungo Corso Rinascimento di poter porgere l’ultimo saluto a Giorgio Napolitano. Persone comuni e le più alte cariche istituzionali sfilano davanti alla bara, coperta dal Tricolore e ai cui piedi è adagiato il cuscino di velluto nero della Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana, l’onorificenza, rappresentata da un collare dorato, che viene consegnata dai presidenti della Repubblica uscenti ai presidenti appena eletti. In tanti vogliono rendere omaggio al presidente emerito, nella camera ardente allestita nella sala Nassiriya di palazzo Madama. Ad accogliere le autorità il presidente del Senato Ignazio La Russa. Nella camera ardente i familiari di Napolitano: la moglie Clio, sulla sedia a rotelle, i figli Giulio e Giovanni, i nipoti. Il feretro di Napolitano, scomparso venerdì all’età di 98 anni, è giunto al Senato alle 9, scortato dai corazzieri e accolto dal picchetto d’onore. Alle 10, con l’arrivo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, viene aperta la camera ardente. Il capo dello Stato, assieme a La Russa, è il primo a dare l’ultimo saluto a Napolitano. Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, si ferma in raccoglimento davanti alla bara, saluta i familiari. Alcuni minuti, poi è la volta del presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Poco dopo arriva la premier Giorgia Meloni (che si ferma a parlare con il figlio dell’ex Capo dello Stato, Giulio). Ma è l’arrivo a sorpresa di Papa Francesco a rendere il senso della 'portatà della giornata. Il Santo Padre arriva al Senato poco dopo le 13, annunciato dagli applausi dei cittadini radunati all’esterno del Senato (stessi applausi riservati al Capo dello Stato Mattarella). Il Pontefice, accolto da La Russa, fa il suo ingresso nella sala Nassiriya in carrozzella, poi si alza con l’aiuto del bastone e si dirige dai familiari, rende le condoglianze alla moglie Clio e i figli. Poi, in piedi, si pone di fronte alla bara e rimane in raccoglimento e preghiera a lungo. Lunghi minuti in cui cala un rispettoso e assoluto silenzio all’interno della camera ardente. Quindi il Papa si risiede sulla carrozzella e prima di andare via rimane ancora a lungo in raccoglimento e preghiera davanti al feretro. E’ la prima volta che un Papa entra a palazzo Madama. Prima di andare via, a bordo della 500 bianca, Papa Bergoglio tiene a lasciare la sua testimonianza sul libro delle presenze: «Un ricordo e un gesto di gratitudine a un grande uomo servitore della patria», scrive in un foglio intestato del Senato. «E' la prima volta che un Santo Padre ha varcato la soglia del Senato, lo ha fatto per rendere omaggio al presidente emerito e, come mi ha detto, a tutta l’Italia», spiega poi La Russa. «Per noi è stato un onore», aggiunge. Dalle 11 la camera ardente apre al pubblico. E’ un susseguirsi di omaggi, dagli ex presidenti della Camera, Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini (tra i primi a giungere al Senato) e Laura Boldrini, agli ex premier Mario Monti (anche lui tra i primi ad arrivare) e Mario Draghi, agli ex presidenti del Senato Piero Grasso e Marcello Pera. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Poi i leader di Pd e M5s, Elly Schlein e Giuseppe Conte, le prime delegazioni dei partiti (FdI e Forza Italia), l’ex segretario dem ed ex primo cittadino della Capitale Walter Veltroni, l’ex leader della Margherita e sindaco di Roma Francesco Rutelli (assieme alla moglie Barbara Palombelli). E’ lungo l’elenco di personalità e politici e rappresentanti delle istituzioni che danno il loro ultimo saluto a Napolitano: il commissario europeo per l’economia Paolo Gentiloni e il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, l’ex presidente della Corte costituzionale ed ex premier Giuliano Amato, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, il giornalista e scrittore Alain Elkann, il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. Anche la comunità ebraica rende omaggio al presidente emerito della Repubblica: al Senato arrivano il presidente della comunità di Roma Victor Fadlun e il rabbino capo Riccardo Di Segni (Napolitano è stato molto vicino alle comunità ebraiche, viene ricordato). La camera ardente resterà aperta fino alle 19, per poi riaprire domani, lunedì 25 settembre, dalle 10 alle 16. L’indomani, martedì 26, il feretro di Napolitano sarà traslato a Montecitorio, dove alle 11,30 si svolgeranno i funerali di Stato, in forma laica, per la prima volta nell’Aula della Camera.  

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