«Qui ad Alzano Lombardo la situazione è a dir poco terribile, basta guardare sui social quante persone ci lasciano, non solo anziani ma anche giovani: ieri è morta anche mia nonna Camilla». Lo ha detto all’AGI, Michela Moioli, campionessa olimpica in carica di snowboardcross, originaria di Alzano Lombardo, una delle aree in Italia più colpite dalla pandemia di Coronavirus.
In questa stagione Micky ha conquistato la sua terza Coppa del mondo nella spettacolare specialità del boardercross ma, come afferma, «questa vittoria non me la sto godendo perchè la situazione è veramente pesante e mentalmente provante». Parlando nuovamente della tragica situazione, la 24enne snowboarder azzurra racconta che il funerale della nonna paterna (aveva 85 anni) «si è svolto in cinque minuti: cimitero, benedizione del parroco e tutto finito senza potersi nemmeno raccogliere in famiglia. Adesso speriamo per nonno Antonio».
Moioli dice che «non ci sono nemmeno bare a sufficienza, una situazione che nessuno di noi si sarebbe aspettato di vivere e poi ci sono persone come le nonnine che, sprezzanti del pericolo, si mettono in coda tutte vicine e senza mascherine per andare al camioncino che vende cibo». Michela Moioli ribadisce, «siamo tutti a rischio, esco solo per fare la spesa, mi dedico al giardinaggio e mi alleno a casa». Parlando dell’aspetto sportivo la portacolori dell’Esercito dice all’AGI di non potersi certo lamentare: «Ho ottenuto l’obiettivo che mi ero prefissato ma finire la stagione in questa situazione è stato davvero molto pesante».
L’azzurra pensa agli atleti che si stanno preparando per le Olimpiadi di Tokyo: se fosse una di loro, spiega, «spererei di gareggiare anche per non mandare all’aria tutti i piani di allenamenti fatti con tanto di periodi di carico e scarico; rinviare i Giochi sballerebbe un po' tutto». AGI
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