Lascia il carcere il presunto figlio molesto. In cella ha trascorso poco meno di un paio di mesi. Ora può circolare liberamente ma deve restare lontano dalla casa materna.
Così per ventinovenne Salvatore Polizzi (assistito dall'avvocato Giuseppe Dacquì), arrestato a fine luglio dalla polizia per maltrattamenti in famiglia. Più in dettaglio, nei confronti della madre.
Ora il gip Valentina Balbo, accogliendo la richiesta avanzata dalla difesa, ha concesso al giovane la libertà, ma imponendogli un solo vincolo: non potrà avvicinarsi alla madre. Condizione essenziale per la concessione della scarcerazione.
La scorsa estate è finito al «Malaspina» dopo l'intervento della polizia in casa della mamma del ragazzo. Sarebbe stata la stessa donna, quel giorno di fine luglio, a chiamare la sala operativa della questura per segnalare l'aggressione subita da parte del figlio. Con tanto di presunto lancio di suppellettili.
E quando gli agenti sono arrivati in quell'appartamento, il giovane sarebbe sembrato ancora in stato di alterazione. In forte, fortissima agitazione, invece, la genitrice.
Secondo l'accusa il figlio avrebbe alzato le mani sulla familiare, al culmine di un litigio che si sarebbe presto fatto infuocato. Questo, almeno, è quanto hanno ritenuto gli inquirenti, così da fare scattare il provvedimento restrittivo nei confronti del ventinovenne che, adesso, è stato scarcerato.
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