PALERMO. Comincerà il 27 ottobre, davanti alla terza sezione del Tribunale, il processo a due funzionari amministrativi dall'azienda Villa Sofia-Cervello e quattro legali rappresentanti di ditte elettromedicali accusati a vario titolo di turbativa d'asta e falso. Il giudice per l'udienza preliminare Nicola Aiello ha rinviato a giudizio Alessandro Cuccio e Antonietta Raccuglia, funzionari amministrativi dell'azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello, Mauro Contino, legale rappresentante della Mico Medical, Debora Pirrotta della Promomedica, Salvatore Costa della ditta Cosmed oftalmologica, Domenico Rotolo della Sikon. Al centro dell'indagine della guardia di finanza, scattata nel 2012, le forniture richieste dall'azienda ospedaliera Villa Sofia e dall'Asp. La gara più grossa, che sarebbe stata aggiudicata alla Mico Medical ritardando la pubblicazione online della documentazione richiesta, è quella per l'acquisto di un sistema elettromiografico destinato all'unità operativa di Neurologia di Villa Sofia. Cuccio, secondo l'accusa, avrebbe ritardato la pubblicazione online e su 8 aziende interessate, 7 vennero fatte fuori perché non commercializzavano il prodotto richiesto. Sotto la lente di ingrandimento della Finanza finì anche l’aggiudicazione di una gara pubblica, e invece ristretta a soli 5 operatori, per due workstation anestesiologiche. Due delle aziende invitate, secondo l'accusa, non commercializzano nemmeno l'oggetto dell'appalto, e a una terza non era stato nemmeno richiesto l'invito all'offerta. La fornitura venne aggiudicata alla Angiomedica per 33.600 euro (il costo per ogni apparecchio). Mauro Contino, legale rappresentante della Mico Medical, avrebbe fornito a Villa Sofia 200 confezioni di elettrodi con ago monouso e altre 70 confezioni di qualità inferiore rispetto a quella richiesta. L'importo dell'appalto era di 74.500 euro. L’inchiesta riguarda anche le gare per le attrezzature oculistiche e per uno strumentario chirurgico.