PALERMO. Un ritardo «fisiologico», o almeno così filtra dalle parti di viale del Fante. La mancata chiusura della trattativa tra Zamparini e Baccaglini per il passaggio delle quote del Palermo sarebbe da addebitare al... calendario. Pasqua, 25 aprile, persino la data del closing fissata di domenica: tutti eventi che sono andati a rallentare un processo nel quale le due parti hanno trovato già da tempo un'intesa totale.
Eppure, soprattutto dinanzi allo scetticismo che nell'ultimo mese ha avvolto la trattativa per la cessione del Palermo, giungere al fatidico 30 aprile senza poter «festeggiare» il closing non è il più rassicurante dei segnali. Non che la trattativa si sia arenata, anzi: rimangono solamente da sbrigare gli ultimi dettagli con le banche, ma anche qui le date non sono certo venute in soccorso. Zamparini si era dichiarato ottimista per ottenere le ultime garanzie entro venerdì, così non è stato e le giornate di sabato e domenica non sono certo le più indicate per portare a termine una transazione internazionale di queste dimensioni.
Del tutto inutile, dunque, attendere qualcosa di concreto sia oggi che domani, con l'ennesima festività ad «intralciare» la strada verso il closing.
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