BOLZANO. Forse una bistecca dietro i valori anomali di testosterone. Il caso Schwazer si arricchisce di nuovi e coloriti particolari: nel cenone di fine anno il marciatore avrebbe mangiato carne alterata, che «poteva essere di un animale trattato con ormoni». Un'ipotesi avanzata dall'avvocato Gerhard Brandstaetter, difensore dell'atleta, che però poi ha corretto il tiro, sottolineando che a distanza di tanto tempo la tesi della carne «non è più dimostrabile» e, comunque, la questione «non sarà parte della strategia difensiva». E anche che tra le vallate «la carne è genuina». «Se può essere vera l'ipotesi che concentrazioni tanto basse di positività siano compatibili con una contaminazione alimentare - spiega il legale - non ci siamo invece mai sognati di dire che qui ci siano animali trattati col testosterone, anzi è carne genuina. Virtualmente è possibile una contaminazione alimentare e può avvenire con le modalità più disparate. Ma non intendiamo percorrere tale strada». A ogni buon conto Brandstaetter e il suo collega Thomas Tiefenbrunner hanno presentato a Bolzano una denuncia penale a carico di ignoti per frode sportiva e falso. E entro martedì scriveranno alla Iaaf per sottolineare tutte le «incongruenze», come le ha definite Brandstaetter, di queste nuove accuse di doping al loro assistito che possono costare a Schwazer non solo le Olimpiadi, ma la carriera. Al presidente Sebastian Coe e al consiglio mondiale della Iaaf i due legali chiederanno che «venga annullata la procedura contro Schwazer per non precludergli la partecipazione alle Olimpiadi di Rio e di non sospendere l'atleta». Tempi stretti dunque per salvare il biglietto per Rio, una corsa contro il tempo, fra regolamenti, prelievi, sospetti. «Gli esiti dei test - spiega Brandstaetter - si sapevano già a maggio, ma sono stati resi noti solo nei giorni scorsi. È una grave irregolarità, vista l'imminenza della scadenza dei termini per presentarsi alle Olimpiadi». «Noi - aggiunge - vogliamo evidenziare tante e diverse irregolarità riscontrate. Le irregolarità partono da gennaio, poi su questa prova, allora risultata negativa, è stato chiesto dalla Wada un altro test a maggio. Per noi queste sono altre anomalie». La storia della bistecca intanto ha scatenato l'ironia sui social: l'ex allenatore di Schwazer, Michele Didoni, al suo fianco fino alla vigilia delle Olimpiadi di Londra, ha postato sul suo profilo la foto di due Bistecche.