CITTA' DEL VATICANO. «Di fronte alle tante lacerazioni nel mondo e alle troppe ferite nella carne degli uomini, chiediamo alla Vergine Maria di sostenerci nel nostro impegno di imitare Gesù, nostro Re, rendendo presente il suo regno con gesti di tenerezza, di comprensione e di misericordia». Lo ha detto il Papa all'Angelus. Ci sono «tanti nostri fratelli e sorelle che purtroppo ancora oggi in diverse parti del mondo sono perseguitati a causa della fede in Cristo». Lo ha detto il Papa all'Angelus ricordando che ieri a Barcellona «sono stati proclamati beati Federico da Berga e venticinque compagni martiri, uccisi in Spagna durante la feroce persecuzione contro la Chiesa nel secolo scorso. Si tratta di sacerdoti, giovani professi in attesa di ordinazione e fratelli laici appartenenti all'Ordine dei Frati Minori Cappuccini».
Il Papa all'Angelus ha ricordato che mercoledì prossimo partirà per l'Africa, per visitare il Kenya, l'Uganda e la Repubblica Centrafricana. «Chiedo a tutti voi di pregare per questo viaggio perchè sia per tutti questi cari fratelli e per me segno di vicinanza e amore». Il Papa ha invitato i fedeli a piazza san Pietro a pregare perchè ci sia «pace e prosperità» in queste terre. Papa Francesco è vicino al popolo del Mali dopo l'attacco sferrato da un gruppo di fondamentalisti islamici «Costernato per questa violenza cieca, che condanna fermamente - si legge nel telegramma a firma del Segretario di Stato, il card. Pietro Parolin - il Santo Padre implora da Dio la conversione dei cuori e il dono della pace» e invoca la benedizione divina per tutte le persone «che sono state toccate da questo dramma». Il messaggio è indirizzato all'arcivescovo di Bamako, mons. Jean Zerbo.
Piazza San Pietro è stata blindata per l'Angelus del Papa. Gli ingressi al largo del colonnato, alla fine di via della Conciliazione, sono tutti chiusi. Per entrare in piazza occorre fare un doppio controllo: la polizia prima controlla borse e zaini, poi si passa sotto il metal detector. I fedeli non rinunciano, ci sono lunghe file per entrare. Si tratta della vigilanza che c'è normalmente per i grandi eventi, come le messe presiedute dal Papa. È stato chiuso con le transenne anche l'ultimo tratto di via della Conciliazione, quello che porta a piazza Pio XII, subito prima dell'ingresso a San Pietro. Chi vuole entrare in piazza, in pratica deve procedere dalle vie laterali dove carabinieri e polizia eseguono i controlli. Poi, una volta arrivati sotto il colonnato, il passaggio al metal detector, gli stessi che prima erano utilizzati solo per l'ingresso in basilica e per i grandi raduni. Si tratterebbe della prima volta che il controllo per l'Angelus domenicale è così serrato. Borse e zaini vengono controllati quasi a tappeto: è richiesto di presentarsi al controllo già con la borsa aperta. Uomini della polizia e dei carabinieri spiegano che si tratta di un servizio rafforzato non solo per gli attacchi di Parigi ma anche in vista del Giubileo. Si affinerà di settimana in settimana, spiegano. Anche dentro la piazza ci sono a vigilare tra i fedeli le forze dell'ordine italiane, polizia e carabinieri, e la gendarmeria vaticana.
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