VENEZIA. Valeria Solesin è stata colpita da una delle prime raffiche sparate dai terroristi al Bataclan, mentre era assieme al fidanzato, Andrea Ravagnani, ed è morta per dissanguamento tra le braccia del ragazzo che la proteggeva. E' la ricostruzione fornita dal fidanzato e dagli amici ai carabinieri di Venezia. Andrea, la sorella Chiara ed il fidanzato di lei, Stefano Peretti - riferiscono i quotidiani locali - non si erano in realtà mai separati da Valeria: Andrea ha tenuto stretto a sé il corpo della fidanzata. La separazione con la giovane c'è stata quando nel teatro, due ore l'irruzione jihadista, sono intervenute le teste di cuoio francesi ed i primi soccorsi. I tre giovani sono stati sentiti ieri, per la prima volta in Italia, dai Carabinieri di Venezia su delega del procuratore aggiunto Adelchi D'Ippolito. LA CAMERA ARDENTE. C'erano anche il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, e l'esponente de la Sinistra Italiana, Stefano Fassina, tra le centinaia di persone che stamane hanno voluto rendere omaggio a Valeria Solesin, la giovane veneziana rimasta uccisa nell'attentato terroristico di Parigi. "Le tantissime testimonianze d'affetto alla famiglia - ha detto Baretta - sono esemplari e aumentano la necessità di rafforzare le relazioni, il rapporto tra noi. Venezia - ha aggiunto - vuol dimostrare a tutto il mondo che la cultura della tolleranza e dell'amicizia deve vincere assolutamente". "Ho voluto rendere omaggio a Valeria - ha rilevato Fassina - una ragazza che ha rappresentato la meglio gioventù italiana ed europea. Spero - ha continuato - possa essere d'esempio a tutti, sia coetanei, sia alle generazioni più giovani, perché la vita di Valeria ha rappresentato quello che vorremmo fosse il nostro mondo, l'Italia, l'Europa e il suo sacrificio ci deve rendere più determinati a combattere e a sconfiggere chi invece vorrebbe portarci nell'odio e nel buio".