Lunedì 23 Dicembre 2024

La Russia con le navi al fianco della Francia contro l'Isis. L'Ue corre in aiuto di Parigi

MOSCA. L'aeronautica russa ha raddoppiato le incursioni aeree contro i jihadisti dell'Isis in Siria: lo ha riferito a Putin il ministro della Difesa  russo Serghiei Shoigu. "La Russia deve coordinarsi con la Francia per combattere i jihadisti in Siria": ha dichiarato Putin. Il presidente russo ha ordinato all'incrociatore 'Moskva', che si trova nel Mediterraneo, di cooperare con le forze navali francesi "come alleati". In un colloquio telefonico Hollande ha parlato al telefono Putin, per parlare del "coordinamento degli sforzi" contro lo Stato islamico: è quanto annuncia l'Eliseo. Hollande incontrerà il presidente russo giovedì 26 novembre a Mosca e Obama due giorni prima a Washington. E' stato deciso in particolare di assicurare contatti più stretti e il coordinamento delle attività tra le agenzie militari e i servizi di sicurezza dei due Paesi nelle operazioni contro i terroristi", ha spiegato il servizio di stampa del Cremlino. In Gran Bretagna si valutano nuovi attacchi contro l'Isis, alla luce degli attacchi di Parigi, e in Siria serve "una strategia complessiva": anche militare. Lo dice David Cameron ai Comuni. Il premier annuncia poi l'adozione di "primi passi importanti" del governo in risposta al no delle commissione Esteri a un ruolo di Londra nei raid sulla Siria. E' a Raqqa "la testa del serpente", ha esclamato ancora David Cameron alla House of Commons, tornando a insistere con i deputati perche' rimuovano l'opposizione a una partecipazione britannica ai raid aerei in Siria. Il premier ha ricordato che la Raf gia' partecipa - con l'autorizzazione dello stesso parlamento di Londra - alle incursioni anti-Isis della coalizione a guida americana in Iraq e che il Regno Unito offre al contempo sostegno logistico e d'intelligence a Usa, Giordania e Paesi del Golfo nelle azioni militari che questi compiono in Siria. I jihadisti, del resto, "non riconoscono i confini tra Stati", ha notato. "E' in Siria, a Raqqa, che l'Isis ha il suo quartier generale - ha proseguito il primo ministro conservatore - ed e' da Raqqa che alcune delle peggiori minacce contro il nostro Paese sono pianificate e orchestrate". "Raqqa e', se volete, la testa del serpente", ha concluso Cameron, parlando di "una minaccia diretta e crescente" alla stessa Gran Bretagna che il Paese "non puo' affrontare soltanto in Iraq, ma pure in Siria". Da stanotte anche la Francia aveva avviato una nuova ondata di raid. Un totale di 16 bombe sono state lanciate da 10 aerei da caccia Rafale e Mirage 2000, che hanno distrutto un centro di comando e un campo di addestramento a Raqqa. I raid sono stati "coordinati" con le forze Usa, ha reso noto il ministero della Difesa francese, e gli obiettivi sono stati "identificati durante missioni di ricognizione effettuate precedentemente dalla Francia". AIUTI DALL'UE. "La Francia ha chiesto aiuto e l' Europa unita risponde sì". Così Federica Mogherini, assieme al ministro francese della Difesa Jean-Yves Le Drian, ha annunciato il sostegno "unanime" del Consiglio Difesa all'attivazione della clausola di difesa collettiva prevista dall'art. 42.7 del Trattato di Lisbona chiesta da Hollande. Gli aiuti alla Francia in base all'articolo 42.7 del Trattato di Lisbona saranno su base bilaterale, non con una missione di difesa e sicurezza dell'Unione europea, che avrà il coordinamento degli aiuti. Lo ha specificato l'Alto rappresentante Federica Mogherini ricordando che "è la prima volta" che viene applicata la clausola di difesa comune della Ue.

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