ROMA. La Ue è sulla buona strada e può non solamente raggiungere, ma addirittura superare l'obiettivo di riduzione del 20% delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2020. È quanto emerge da un rapporto dell'Agenzia europea per l'ambiente (Eea) presentato a Bruxelles in vista della conferenza sul clima dell'Onu in programma a Parigi, come riporta e-gazzetteit. Il documento mostra i progressi compiuti dagli Stati membri sulla via della sostenibilità. Nel dettaglio, le emissioni sono diminuite del 23% tra il 1990 e il 2014, toccando i minimi storici.
Le proiezioni più recenti degli Stati membri indicano che, all'orizzonte 2020, la Ue dovrebbe raggiungere una riduzione del 24% con le misure vigenti e del 25% con le misure aggiuntive già programmate. L'Italia viene giudicata in linea con gli obiettivi. Invece Austria, Belgio, Irlanda e Lussemburgo, rischiano di non tener fede ai propri impegni di riduzione a livello nazionale. Il rapporto dell'Agenzia europea dell'ambiente riconosce in ogni caso che «in parte» le emissioni di gas serra sono diminuite grazie «alle temperature insolitamente miti che hanno determinato una riduzione della domanda energetica». Le proiezioni più recenti degli Stati membri indicano che entro il 2020 la Ue, con le misure vigenti, dovrebbe arrivare ad una riduzione del 24% e, con le misure aggiuntive già previste dagli Stati membri, ad una riduzione del 25%.
Oltre che sul taglio di CO2, secondo il documento anche gli altri due target sono a portata di mano: a fine 2014 la produzione di energia da fonti rinnovabili rappresenta il 16% del totale e sarà il 20% al 2020, secondo le stime. Anche sul fronte dell'efficienza energetica il rapporto assicura che «arriveremo al 20% nel 2020. La riduzione delle emissioni di gas serra dovrebbe continuare anche dopo il 2020, se pur ad un ritmo meno sostenuto. Secondo le proiezioni comunicate dagli Stati membri, le riduzioni previste dovrebbero consentire, entro il 2030, di diminuire le emissioni del 27% (con le misure vigenti) e del 30% (con misure supplementari già pianificate dagli Stati membri) rispetto ai livelli del 1990. Di qui la necessità di nuovi impegni per raggiungere l'obiettivo di riduzione del 40% entro il 2030.
Dato positivo anche sulla riduzione delle emissioni del settore industriale: il sistema Ets di compravendita di emissioni di CO2 ha permesso il taglio del 24% delle sostanze clima-alteranti tra il 2005 e il 2014, e si stima che il dato raggiungerà il 26% nel 2020. Solo neo evidenziato nel rapporto è il settore trasporti, l'unico in controtendenza, con un aumento delle emissioni di gas serra del 19% dal 1990 a oggi.
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