PALERMO. La statale 120, raccontano dalla Regione, da Cerda conduce fino a Catania e attraversa il cuore dell’Isola, tra santuari e contrade dove si sviluppa la vera economia agricola. Il sogno è di restituirle quella centralità che la renderebbe pure percorso ideale per i turisti che vogliono scoprire le meraviglie della Sicilia. La statale 120 rappresenta solo un piccolo tassello dei 14 mila chilometri di strade secondarie e provinciali stimati dai tecnici, su cui il governo regionale intende investire sfruttando l’occasione irripetibile offerta dal governo nazionale: un piano da ottanta miliardi per il Sud, di cui una ventina chiesti dalla Sicilia, per rilanciare edilizia e ambiente, cultura e turismo, con l’unico obiettivo di fare ripartire l’occupazione. Erano stati i dati dello Svimez a mettere in allarme il governo: in Sicilia quasi una famiglia su due è a rischio povertà mentre il 72 per cento guadagna meno di 12 mila euro l’anno. Così il governo Renzi ha annunciato il piano di investimenti e sta incontrando i rappresentanti di tutte le regioni. Ieri è toccato alla Sicilia illustrare i propri progetti. Al tavolo col ministro Graziano Delrio c’erano il presidente della Regione, Rosario Crocetta, l’assessore Giovanni Pizzo e il dirigente generale Fulvio Bellomo. Il maxi-piano ammonta a 28 miliardi, di cui quattro già disponibili e altri 24 necessari alla Regione per definire decine di progetti quasi tutti in fase avanzata, tra progettazioni e aggiudicazioni.