Domenica 22 Dicembre 2024

Gestione dei fondi Ue, alla Regione arrivano 46 esperti da 280 euro al giorno

PALERMO. Uffici a corto di personale, atti di interpello a vuoto e spesa dei fondi comunitari a rischio? La Regione corre ai ripari e tramite il Formez, che fa capo alla Presidenza del Consiglio, seleziona 46 esperti che stanno già aiutando l’amministrazione per accelerare l’utilizzo delle risorse messe a disposizione da Bruxelles, con compensi anche di 280 euro lordi al giorno. Dalle Attività produttive alla Pesca, i dirigenti generali dei settori che avevano registrato le maggiori criticità di organico potranno contare sulla cosiddetta «assistenza tecnica», dal momento che gli atti di interpello per reclutare personale interno o sono andati a vuoto, oppure gli impiegati che hanno aderito non hanno ricevuto il nulla osta del dirigente del dipartimento di provenienza, necessario al trasferimento. Il flop dei trasferimenti Per accelerare la spesa dei fondi comunitari in Sicilia, il governo aveva prima provato a reclutare personale tramite atti di interpello andati però a vuoto. A inizio anno è stata allora stipulata una convenzione con il Formez, una struttura della Presidenza del consiglio dei ministri, che per 2,7 milioni avrebbe gestito l’operazione fino a fine anno. Il Formez ha allora reclutato 46 super-esperti pagati da 150 a 280 euro lordi al giorno per circa 16 giorni di lavoro in ognuno degli 8 mesi di attività previsti. Ma al momento, spiegano dalla Regione, a causa di qualche ritardo solo in 36 hanno firmato i contratti a luglio e al massimo dovrebbero restare in servizio fino a novembre. I nomi degli esperti Nei giorni scorsi l' ente ha aggiornato la graduatoria. Questi i nomi di alcuni dei selezionati: Serenella Virga, Sonia Cimino, Tiziana Zarcone, Carlo Neri, Alessandro Alongi, Stefania Quartarone, Margherita Imburgia, Paolo Lanzi, Sebastiana Guastella, Massimo Rosadi, Ornella Pucci, Alfonso Vaianella, Antonino La Motta, Flora Albano, Elisa Tomaselli, Giulia Nicoletti, Ada Innocente, Vincenzo De Stefano, Salvatore Barrale, Rosalia Tumminello, Laura Radassao, Giovanni Chimen ti, Maria Elena Cusenza, Emmanuele Gandolfo, Francesco Tuzzolino, Gianluca Ciresi, Nella Gangi, Laura Guagliardito, Massimiliano Zinna, Giuseppina Scurria, Agata Laura Marcellino, Daniela Romeo, Sebastian Davide Messina, Renata Giunta, Margherita Lo Bianco, Salvatore Gemmellaro, Lucio Lussi. A questi nomi si aggiungono quelli dei selezionati grazie allo scorrimento delle graduatorie. Gli elenchi completi sono all' indirizzo internet www.euroinfosicilia.it/graduatorie. L' attacco dei sindacati I Cobas-Codir puntano il dito contro l' assistenza tecnica sostenendo che «scavalca» il personale regionale. «Sugli atti di interpello- dice Benedetto Mineo, dirigente regionale dei Cobas- bisogna dire che anche in caso di adesione, è necessario il nulla osta del dirigente dell' ufficio di appartenenza che però difficilmente lo concede non volendosi privare delle professionalità in servizio. Così in tanti rinunciano in partenza a presentare l' istanza. Probabilmente il governo cerca un alibi per continuare a ricorrere agli esterni e all' assistenza tecnica che, in tanti settori chiave, sta soppiantando il personale regionale». Secondo Mineo inoltre «queste società sono pagate anche se non raggiungono l' obiettivo di spesa e incidono sui tetti del patto di stabilità, sottraendo spazi agli investimenti». I sindacati suggeriscono allo radi «fare come in altre regioni: incentivare il personale interno con la realizzazione di progetti» La replica del dirigente Vincenzo Falgares, a capo del dipartimento della Programmazione, spiega che «in realtà la spesa per l' assistenza tecnica in Sicilia èla più bassa d' Europa». E ricorda che «questo personale esterno al momento sta soprattutto assistendo i beneficiari come gli enti locali». Ma «in alcuni dipartimenti aggiunge Falgares- svolgono una attività di supporto agli uffici». In futuro comunque la Regione potrebbe risparmiare i costi dell' assistenza tecnica: «Sono stati avviati corsi di formazione - prosegue il dirigente generale- destinati a 400 regionali e ad amministratori locali che eviteranno il ricorso agli esperti esterni».

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