PALERMO. Gianpiero D’Alia e Fausto Raciti arriveranno a Palazzo d’Orleans alle 10,30. Crocetta e i leader di Udc e Pd proveranno a pianificare il percorso che dovrebbe portare la giunta almeno fino ai primi mesi del 2016. Il presidente, fino a ieri in vacanza a Vulcano, ribadirà l’intenzione di nominare Antonio Fiumefreddo assessore alle Attività produttive per sostituire Linda Vancheri. Gli alleati proveranno a prendere tempo chiedendo di rinviare tutto di almeno una settimana. Mentre un altro assessore caro a Crocetta, Rosa Barresi (Agricoltura), ha smentito le voci su possibili dimissioni bloccando l’ipotesi di un nuovo ampio rimpasto: «Fino a quando il presidente avrà bisogno di me, io ci sarò». Intanto Udc e Pd danno il via a un riassetto interno che sa tanto di prime mosse in vista della campagna elettorale. Il presidente del Pd I democratici riuniranno lunedì l’assemblea regionale, il parlamentino del partito, che oltre a decidere sul sostegno a Crocetta dovrà eleggere il proprio presidente. E su questa scelta stanno emergendo le divisioni. La carica spetterebbe ai renziani, che l’hanno gestita fino a qualche mese fa con Marco Zambuto (dimessosi dopo un incontro con Berlusconi alla vigilia delle primarie di Agrigento). Lo stesso Zambuto ambirebbe a una nuova nomina, che sembra avere pochi sostenitori. Davide Faraone potrebbe infatti puntare sul sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, o su Mila Spicola già ex vicesegretaria regionale. L’area che fa capo a Giuseppe Lupo potrebbe candidare Alfredo Rizzo, che è già stato presidente della commissione per il congresso. L’area Speranza potrebbe proporre Angelo Capodicasa. Mentre Fabrizio Ferrandelli, dato fra i papabili, si è tirato fuori dalla mischia: «Non mi candido alle lotte fra correnti».