PALERMO. Dopo 20 anni tornano i socialisti all’Ars. È nato infatti un nuovo Gruppo, il Megafono-Pse, di cui faranno parte Nino Oddo, il vicepresidente dell’Ars Antonio Venturino, Marco Forzese, Antonio Malafarina e Giovanni Di Giacinto. “Nella qualità di componente della segreteria nazionale – dice Nino Oddo - saluto il ritorno dei socialisti in forma ufficiale dopo oltre 20 anni. Un partito nazionale che in Sicilia può introdurre elementi di maggiore chiarezza politica in quadro politico frastagliato”. Il Gruppo si schiera al fianco di Crocetta, ma la presenza dei deputati del Megafono segna comunque una svolta: i parlamentari, anche i fedelissimi del presidente, pensano già alle prossime elezioni e il Partito socialista prova a fare da ponte ai transfughi. Il gruppo resta infatti nella maggioranza che incassa così anche il sostegno ufficiale di Venturino con grande soddisfazione di Crocetta. Ma i deputati guardano già al futuro. L’operazione era pronta da tempo e proprio per evitare nuovi scossoni al governo e imbarazzi per il presidente, è stato deciso di rinviare la nascita del Gruppo durante la vicenda delle intercettazioni. Per lo stesso motivo la denominazione al momento contiene ancora la parola Megafono, destinata a breve a scomparire. La prossima settimana è atteso l’arrivo a Palermo del leader nazionale dei socialisti, Riccardo Nencini: questa sarà la prima di una serie di tappe che porteranno successivamente, dopo l’estate, alla nascita di un Gruppo che farà direttamente riferimento al Partito socialista italiano, federato col Partito democratico. I socialisti lavorano per far parte della coalizione che alle prossime elezioni vedrà uniti Pd, Udc e, dicono, non escludono Ncd. Al momento, dicono, i socialisti non aspirano a entrare in giunta. Ma se il processo di politicizzazione proseguirà, è scontato che dopo l’estate rivendicheranno il proprio ruolo. Il presidente del Consiglio nazionale dei socialisti, Carlo Vizzini chiarisce che “siamo federati col Pd e dunque sul sostegno a Crocetta valuteremo il dibattito politico in corso. Quando arriverà alla sua conclusione, ci confronteremo col Partito democratico e con coloro che seguono la crisi a livello di segreteria regionale e nazionale per capire come proseguire”.