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Regione, a rischio la spesa dei fondi europei: il personale non basta, caccia ai rinforzi

PALERMO. Solo un paio di settimane fa il dipartimento regionale delle Attività produttive aveva chiesto di potenziare i propri uffici con 34 funzionari. Adesso il dipartimento della Pesca guidato da Dario Cartabellotta chiede 25 tra funzionari e istruttori, mentre Domenico Armenio del dipartimento dei Servizi di pubblica utilità ne cerca 14. All’improvviso la Regione siciliana si riscopre senza dipendenti, nonostante un organico certificato dalla Corte dei conti di 19.928 unità tra personale a tempo indeterminato, determinato e lavoratori di società collegate, per un costo annuo di 938 milioni e 529 mila euro.

Questa volta le conseguenze potrebbero essere irreparabili: entro l’anno vanno spesi quasi due miliardi di fondi europei messi a disposizione per il periodo 2007-2013 e bisogna avviare la nuova programmazione 2014-2020, che parte già in ritardo. «Alla Pesca - spiega Cartabellotta - tutte le somme sono impegnate ma dobbiamo effettuare pagamenti per 50 milioni circa. Poi ci sono oltre 500 milioni sul nuovo ciclo e c’è tutta la fase preparatoria da portare avanti. Per questo abbiamo chiesto più personale».

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