PALERMO. Gestisce la più elevata fetta di fondi comunitari, ha sulle spalle l’organizzazione dell’Expo di Milano, deve erogare gli aiuti alle imprese e far fronte a decine di contenziosi e ricorsi. Per tutti questi e altri delicati compiti, il dipartimento regionale alle Attività produttive può contare su 122 dipendenti ma ne richiede almeno altri 34, pari quasi al 30 per cento della forza lavoro, continuando a operare in una «persistente e aggravata criticità di organico».
L’allarme è lanciato dallo stesso dirigente generale Alessandro Ferrara che per tre volte ha provato a reclutare rinforzi ricorrendo all’unico strumento in suo possesso, l’atto di interpello, che però si basa sull’adesione volontaria del personale. «Ma anche quando è arrivata qualche manifestazione di interesse - spiega Ferrara - i dirigenti del dipartimento di provenienza hanno negato il nulla osta al trasferimento». Così torna ancora una volta l’emergenza personale in un’amministrazione che, ha certificato la Corte dei Conti nella relazione sull’ultimo rendiconto della Regione, conta ben 17.325 dipendenti.
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