PALERMO. Guai in vista per ottanta Comuni siciliani. La Regione invierà la prossima settimana i commissari che avranno il compito di recuperare dai bilanci le somme per pagare i debiti con gli Ato, le società che per anni hanno gestito la raccolta dei rifiuti. E questo mentre si avvicina la data del 30 giugno, quando gli Ato cesseranno di esistere, le liquidazioni passeranno in capo all’assessorato al Bilancio e per 11 mila lavoratori potrebbero scattare i licenziamenti. Per questo i sindacati hanno già annunciato lo sciopero generale.
Insomma, il sistema dei rifiuti nell’Isola è alla resa dei conti. Gli Ato sono da anni in liquidazione e i sindaci avrebbero dovuto costituire nuovi consorzi, le Srr. In realtà agito in maniera differente: c’è chi ha dato vita alle nuove società, chi ha già affidato il servizio a ditte private e chi ha costituito società in forma singola. Tutto ciò secondo i sindacati a discapito dei vecchi operai il cui posto non sarebbe garantito con i nuovi appalti.
L’assessore Contrafatto però rassicura: «La normativa - dice - prevede che il personale in servizio al 30 dicembre 2009 possa transitare nelle Srr una volta che queste abbiano varato le piante organiche».
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