PARIGI. Avviate all'alba le operazioni di sgombero dei migranti che sostavano da settimane nella tendopoli parigina a due passi da Montmartre e dalla Gare du Nord. Sul posto sono giunte intorno alle 6 numerose camionette della polizia mentre l'area del ponte è stata chiusa al traffico. Allontanati fotografi e giornalisti.
Mercoledì il prefetto di polizia, Bernard Boucault, aveva annunciato l'imminente sgombero del sito, dopo l'allarme delle autorità sanitarie sui gravi rischi di epidemia. Sul Pont de la Chapelle, sono giunti anche bus speciali su cui verranno caricati gli abitanti della tendopoli.
Secondo le autorità francesi, i migranti verranno ricollocati in alloggi specifici, in base allo status. «Donne e bambini - ha precisato nei giorni scorsi Boucault - verranno accolti dai servizi sociali per l'infanzia del comune. A farsi carico dei richiedenti asilo sarà invece il dispositivo nazionale di accoglienza a seconda del luogo in cui hanno depositato la domanda. Alle persone in transito verso altre destinazioni e che non intendono chiedere asilo (in gran parte dei casi l'ambizione è di raggiungere la Gran Bretagna, ndr.) verrà proposta una sistemazione temporanea».
Intanto, nella cosiddetta 'giungla' di Calais, la situazione degenera con il continuo aumento dei clandestini e la moltiplicazione di incidenti sempre più violenti, se non armati. Nei giorni scorsi, un gruppo di afghani ha sparato contro un gruppo di 'rivalì eritrei, ferendo uno di loro. Mentre ventisei clandestini sono stati feriti durante una rissa.
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