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Arriva il primo sì alla Finanziaria, ma adesso è caccia ai soldi per i teatri e le università

L’assessore Baccei volerà a Roma domani e martedì per chiudere le intese con lo Stato e avere un quadro certo sulle risorse a disposizione

PALERMO. La Finanziaria è stata approvata in giunta, per il bilancio bisognerà ancora attendere. E restano senza copertura, al momento, le spese per finanziare gli enti regionali, la protezione civile, le università e i teatri. Solo alla fine della prossima settimana si avrà un quadro chiaro dei soldi che la Regione potrà destinare a questi settori.

Fra i documenti approvati dalla giunta Crocetta nella trasferta di venerdì a Catania non manca solo il bilancio. Mancano anche tutte le tabelle che accompagnano di solito la Finanziaria e non c’è soprattutto il cosiddetto Allegato 1. È l’elenco di tutti i finanziamenti che annualmente la Regione concede alle strutture che si muovono nella sua orbita. Un elenco che l’anno scorso valeva 278 milioni.

Le spese senza copertura

Oggi non è ipotizzabile la cifra che la Regione potrà mettere sul tappeto per finanziaria le 160 diverse voci di spesa contenute in questo elenco. Tremano dunque le università di Palermo, Catania, Messina ed Enna, che fino all’anno scorso hanno incassato una decina di milioni. Restano col fiato sospeso Taormina Arte, l’Inda di Siracusa e tutti i teatri e l’Orchestra sinfonica siciliana. Nessuna previsione, al momento sui fondi da destinare alle attività sportive.

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