PALERMO. Dopo tre mesi di gestazione, la Finanziaria e il bilancio hanno visto la luce ieri. Anche se si tratta di una manovra con molte parti ancora da definire. Il testo prevede tutte le norme che tagliano privilegi ai regionali e riformano le pensioni. È il cuore della manovra. Che punta su un allineamento delle future pensioni agli standard economici nazionali dal 2016. Il taglio corrisponde al 20% e riguarda 7.500 dipendenti che negli anni hanno mantenuto una quota della pensione da calcolare col più vantaggioso metodo retributivo (basato sull’ultima busta paga e non sui reali contributi versati). Se questo personale opterà per il prepensionamento entro il 2020, perderà solo il 10%. Da questa misura la giunta si attende un risparmio (a regime) di circa 50 milioni l’anno. Mentre grazie ai prepensionamenti si sfoltiranno gli organici di circa 3.500 dipendenti. Potrà andar via chi ha i requisiti in vigore prima della riforma Fornero. I risparmi stimati alla fine del quadriennio saranno di una cinquantina di milioni. Previsto uno sblocco del turn over solo dal 2017: sarà possibile sostituire la metà dei soli funzionari andati in quiescenza. Leggi la versione integrale e le altre notizie in edicola Per accedere al giornale digitale CLICCA QUI