
ROMA. L'Isis ha ucciso i primi cristiani rapiti in Siria, nel governatorato di Hassake, al confine Nord-orientale con l'Iraq. L'archimandrita Emanuel Youkhana, che lunedì scorso riferì del rapimento, dà notizia ad Aiuto alla Chiesa che soffre dell'uccisione di 15 persone fra gli ostaggi: "Molti di loro - afferma Youkhana - stavano difendendo i loro villaggi e le loro famiglie". Nel villaggio di Tel Hormidz una donna è stata decapitata, mentre due uomini sono stati uccisi con colpi di arma da fuoco. Per ora non ci sono informazioni circa le esecuzioni subite dalle altre dodici vittime.
L'archimandrita Youkhana, inoltre, informa che il numero dei rapiti è salito a circa 350. Oltre alle centinaia di persone menzionate la volta scorsa, parliamo di altri 80 abitanti del villaggio di Tel Jazira, 21 di Tel Gouran, 5 di Tel Feytha e 3 di Qabir Shamiya. Quasi tutti sono tenuti ostaggio nel villaggio sunnita di Um Al-Masamier. Altre 51 famiglie, "con circa 5 componenti a testa", come riferisce Youkhana, sono state rapite a Tel Shamiram; ma di queste non si conosce la posizione precisa: "Non sappiamo - continua l'Archimandrita - dove siano tenute in ostaggio. È probabile che siano stati portati nella regione del Monte Abdul Aziz, controllata dallo Stato Islamico".
Una fonte non confermata riferisce che si prepara, per venerdì 27 febbraio, un'esecuzione di massa nella Moschea di Bab Alfaraj, villaggio sunnita della zona. Nei 35 villaggi cristiano-assiri non è rimasto più nessuno: coloro che sono riusciti a scappare lo hanno fatto verso la regione di Hassake o verso Qamishli: "Le famiglie sfollate - riferisce Youkhana - sono 800 ad Hassake e 175 nel Qamishli".
3 Commenti
pietro
26/02/2015 23:14
Isis e le altre sigle di deliquenti sono gli esecutori materiali.Un seggerimento al giornale che mi ospita: Provi ad indagare chi sono i mandanti,i finanziatori,i fiancheggiatori.Non bisogna andare in Siria o in Iraq,basta andare sul web,per capire come gira il fumo.Sicuramente i vostri lettori ve ne saranno grati.
Sir Joe
27/02/2015 09:29
Se ancora il mondo occidentale non è intervenuto come si deve, è chiaro che sono ben altri gli interessi nella zona. Non certo le vittime di questi predoni.
Luigi
28/02/2015 20:45
E in Europa si continua a discutere di euro o non euro, di flessibilità, di spreed! Problemi importanti, certo, ma bazzecole in confronto alle migliaia di morti, donne e bambini compresi, di questa Siria martoriata e governata da assassini! E l'Europa che fa per questi nostri fratelli?