PALERMO. Nei propri ranghi, la Regione da quasi 20 mila dipendenti, non ha trovato nessuno in grado di lavorare ai progetti e alla rendicontazione dei fondi europei. E neppure nella galassia delle partecipate sono state trovate quelle 50 persone che dovranno lavorare al piano di salvataggio di circa 2 miliardi che ancora restano nei cassetti. E così ecco un bando che cerca all’esterno esperti da pagare anche 280 euro al giorno. Il piano è quello messo a punto nei mesi scorsi con il sottosegretario Graziano Delrio. Per chiudere l’investimento dei fondi europei assegnati alla Regione fra il 2007 e il 2013, restano da spendere un miliardo e 895 milioni entro fine anno. Il budget iniziale era di 4 miliardi e 359 milioni e fino a ora sono stati spesi 2 miliardi e 464 milioni. Ciò che resterà nei cassetti il 31 dicembre, va restituito a Bruxelles. E allora ecco che agli assessorati e soprattutto ai Comuni va fornito personale in grado di accelerare spesa e rendicontazione. Il problema però è sempre lo stesso. A metà 2013 la Regione fa un atto di interpello al proprio interno ma «la procedura - si legge nel decreto che annuncia il ricorso a esterni - non ha permesso di individuare personale idoneo». Passa un anno e nel maggio scorso Crocetta tenta di risolvere il problema affidandosi a una società partecipata nata proprio con lo scopo di affiancare la Regione in questo genere di attività. Si chiama Sviluppo Italia Sicilia ma non riesce a mettere in campo che 5 persone. L'ARTICOLO INTEGRALE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA