PALERMO. Cambio all’Ars, il deputato di Melilli Pippo Sorbello lascia il seggio al siracusano Edy Bandiera. È l’effetto di una sentenza emessa poco fa dal tribunale di Palermo.
Una decisione che interpreta in maniera innovativa la legge Severino, che è alla base delle sanzioni a tutti i politici: il primo fu Berlusconi e in Sicilia la prima vittima fu Salvino Caputo.
Per capire cosa è successo bisogna fare un passo indietro. Bandiera (primo dei non eletti a Siracusa) aveva già tolto il seggio un anno fa a Sorbello. Quest’ultimo aveva subito una condanna per un reato commesso da sindaco di Melilli. In questo caso la sanzione comminata in base alla Severino non è stata la decadenza ma una sospensione dalla carica di deputato per 18 mesi.
Da qui, l’anno scorso, il subentro all’Ars di Bandiera. Ma Sorbello nei mesi scorsi è tornato all’Ars sostenendo che i 18 mesi sono trascorsi. Invece il Tribunale di Palermo - accogliendo il ricorso presentato dai legali di Bandiera, Luigi Borgia, Claudio Vinci e Andrea Vincenti - ha precisato che il calcolo dei 18 mesi non scatta dall’emissione della sentenza (che risale al gennaio 2013) ma dalla comunicazione ufficiale al Parlamento, che è avvenuta il 16 dicembre 2013.
Cosa succede adesso? Semplice, o quasi. Sorbello torna in panchina e all’Ars entra Bandiera. Ma solo fino a fine giugno, poi sarà staffetta al contrario. Nel frattempo però la maggioranza perde un seggio, visto che Sorbello è dell’Udc mentre Bandiera è entrato in Forza Italia. E anche questo vale fino a giugno, poi i rapporti di forza fra maggioranza e opposizione si ricomporranno.
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