Martedì 30 Aprile 2024

Regione, per i dirigenti in arrivo la scure: stop a straordinari, incarichi extra e nomine

PALERMO. Il governo prova a bloccare la proliferazione di incarichi extra a vantaggio dei dirigenti. E se questa è una norma ancora in elaborazione, è invece pronta quella che per tutti - figure di vertice e funzionari - taglia premi e straordinari. È un capitolo-chiave della Finanziaria che l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, sta scrivendo in questi giorni. Già detto nei giorni scorsi di prepensionamenti, riduzione delle postazioni dirigenziali (589 quelle da sopprimere) e taglio dei permessi sindacali, l’assessore suggerito dal sottosegretario Graziano Delrio sta lavorando alla cancellazione di alcune norme che per i regionali prevedono trattamenti più favorevoli rispetto agli statali. Il principio guida a cui si lavora è che «l’incarico di dirigente generale è incompatibile con qualsiasi altro incarico anche se conferito dall’amministrazione o su designazione della stessa». Significa che non si potrà più far parte di consigli di amministrazione di enti e partecipate o ricoprire la carica di commissario in altri enti. E attualmente sono tanti i dirigenti - quasi tutti quelli di primo piano - che guidano società regionali o enti pubblici. La norma è ancora in gestazione: dovrebbe però salvare gli incarichi in corso e regolare diversamente il sistema dei compensi extra, oggi finito al centro di indagini della magistratura. Secondo le norme attuali infatti il dirigente dovrebbe versare la metà del compenso extra in un fondo regionale che alimenta gli straordinari (e il rispetto di questo obbligo è oggetto delle verifiche dei magistrati). L'ARTICOLO INTEGRALE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

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