
PALERMO. Il mutuo che la Regione vuole contrarre per estinguere i debiti della sanità varrà 230 milioni in meno del previsto. Il governo ha comunicato ieri in commissione Bilancio all’Ars che rispetto ai 2 miliardi stimati un mese fa, serve molto meno. Piccola buona notizia in uno scenario talmente negativo che per l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, serviranno dieci anni per uscire dalla crisi. E fra le misure che sono allo studio per recuperare risorse c’è proprio il taglio della spesa sanitaria.
Buco da 1 miliardo nelle entrate
Baccei - ancora avaro di commenti pubblici - ha messo nero su bianco tutto nella relazione che accompagna il Dpef, da ieri all’esame dell’Ars. L’assessore descrive almeno tre emergenze: nel bilancio mancano risorse per garantire la spesa annuale destinata per esempio a precari, consorzi di bonifica, Esa e comunità alloggio; fra le tasse iscritte in bilancio nel 2014 e quelle realmente incassate c’è una differenza di un miliardo; c’è un vistoso incremento di mutui che peserà in maniera significativa sul bilancio. Baccei segnala che «la spesa produttiva della Regione arretra di anno in anno mentre il mantenimento del livello dei salari pubblici non produce effetti sui consumi». A ciò si aggiunge la riduzione dei finanziamenti nazionali.
La stretta sulla sanità
Per far fronte alla crisi attuale, ad aprile il governo prevede una Finanziaria lacrime e sangue. Già detto di prepensionamenti (nel pubblico impiego e fra i forestali), riforma delle pensioni, taglio di dirigenti e di indennità accessorie, ecco che arriva la stretta sulla sanità. Non funzionerà come un vero taglio di spesa ma l’obiettivo è spostare a carico del fondo sanitario (8 miliardi per metà garantiti dello Stato) spese che oggi sono tutte sulle spalle della Regione. In pratica, Asp e ospedali dovranno stringere la cinghia per consentire che con i loro finanziamenti vengano pagate - è la mossa principale - tutte le rate dei mutui contratti finora per la sanità. Si tratta di circa 275 milioni all’anno. All’interno dei capitoli di finanziamento della sanità verrà spostata anche l’Agenzia per l’ambiente (oggi a carico dell’assessorato) che a sua volta aumenterà le tariffe di pareri e analisi.
Persone:
7 Commenti
gabriele
14/01/2015 06:47
la regione ha limitate disponibilità finanziarie perché ha tantissimi dipendenti e dirigenti ed alta evasione fiscale che non è mai riuscita a fronteggiare.
max
14/01/2015 18:27
E come fanno ad evadere le tasse se gli vengono prelevate alla fonte?
Petru Fudduni
14/01/2015 07:47
La Regione è in default virtuale perché si è scelto di adottare in modo strisciante nel corso degli anni un modello pseudo comunista ponendo di fatto tutti, ma proprio tutti i cittadini, a carico della regione medesima. Piaceva tanto, questo modello, piaceva soprattutto alle sinistre ed ai sindacati ma era perfetto anche per la democrazia cristiana e la sua anima sociale. In Italia siamo stati comunisti in economia senza mai esserlo in politica almeno fino in fondo! I problemi sono arrivati con l'Europa che non avendo mai adottato questo sistema assistenziale parassitario di matrice comunista ne ha preteso il rigetto. Il resto sono chiacchiere!
giovanni
14/01/2015 15:58
cosa fanno i forestali??squadre di 10-20 persone che si godono il sole... e le salsicce..!! due-tre lavorano( si fa per dire...) gli altri....riposano...a 100 euro al giorno..e per non annoiarsi del tutto....amoreggiano con il "gentil" sesso...o giocano a carte ...a 100 euro al giorno...controllate prego e ...meditate...26 mila forestali...cose da pazzi!!!
ottone
14/01/2015 08:01
Gabriele, ma come fanno i dipendenti pubblici ad evadere cosi tanto se soggetti a ritenuta alla fonte!
Lino
14/01/2015 10:08
Bisogna intervenire riducendo le spese inutili, gli alti stipendi e le pensioni d'oro, gli affitti impropri e tutto quanto spreca le poche risorse economiche disponibili. Occorre incentivare chi vuol produrre ricchezza mirando l'intervento pubblico verso l'utile e contro al parassitismo congenito che il popolo siciliano ha ormai nel DNA. Solo così si potrà risorgere.
arturo
14/01/2015 12:14
Il problema sta negli appalti degli ospedali e ASL. Non si capisce perché un presidio medio comprato da un privato costa 1 e lo stesso presidio fornito dal servizio sanitario venga a costare 2 o 3 volte tanto.
inuccia
22/01/2015 14:21
Evviva la coerenza! Ieri si promettono posti e concorsi e oggi tagli e prepensionamenti... La politica è ridicola ,finiamola di illudere la gente,siate più credibili.
Gianna
07/02/2015 09:58
Si devono eliminare sprechi e privilegi. E non pensare ai tagli come unica soluzione a tutto. E' così difficile da capire?