PALERMO. Rapiti e ritrovati, tornano a suonare, stasera alle 21 alla Sala Scarlatti del Conservatorio Bellini di Palermo con Andrea Obiso che insieme a Maria Teresa Monterosso al pianoforte ne metterà in luce le singole qualità. Con il direttore del Conservatorio Daniele Ficola e il presidente Giseppe Silvestri interverranno il sostituto procuratore Vania Contrafatto, il capitano Luigi Mancuso, comandante del Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Palermo, Renato Meucci, direttore del Conservatorio di Novara e l'organologo Giovanni Paolo Di Stefano. Una storia a lieto fine per i quattro violini che ritrovano stasera la loro voce nel Conservatorio da cui erano scomparsi.
Capitano Mancuso, è stata una ricerca complessa?
«Si tratta di ricerche particolarmente complesse e per certi versi ancora in corso. Si tratta di un ambito abbastanza chiuso in cui questi oggetti vengono venduti a professionisti, collezionisti, appassionati di oggetti d' arte».
Hanno seguito vie diverse i quattro violini?
«Vie diverse ma la matrice è unica».
Una soddisfazione particolare, questo ritrovamento, perché se ne potrà ascoltare il suono a differenza di oggetti seppur preziosi ma inanimati.
«Questa è la parte bella del nostro lavoro, la possibilità di riconsegnarli a chi sono stati sottratti. L'indagine, iniziata nel 2012, è comunque alla sua prima fase e andrà avanti fuori della Sicilia e anche dell'Italia. Ci sono altri strumenti da trovare. Ricettatori e acquirenti sono stati rintracciati». Festa di violini, dunque, con il violinista palermitano che cimenterà gli strumenti, diversi d'epoca e di autori.
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