Mercoledì 25 Dicembre 2024

Caltanissetta, ladri di rame all’assalto del cimitero

CALTANISSETTA. Saccheggio senza fine al cimitero Angeli. Ed è sempre il rame ad essere l'obiettivo principale dei ladri capaci di fare il bello e il cattivo tempo proprio nel luogo simbolo del silenzio e del raccoglimento. Le incursioni ladresche non si fermano e puntano decisamente verso ciò che rimane dei pluviali o di altri materiale in rame non importa se trafugati da cappelle gentilizie o da sepolture comunali. Furti a tappeto insomma nella zona a valle del camposanto forse la più esposta - in assenza di controlli - alle razzie che ignoti stanno compiendo da quasi due anni per rubare il metallo sicuramente il più facile da piazzare nel sottobosco dei ricettatori. Nei giorni scorsi per ben due volte hanno fatto capolino al cimitero. La prima volta per rubare le grondaie esterne di una cappella gentilizia. La seconda, invece, hanno preso di mira un sarcofago dedicato a Padre Pio a poca distanza dalla sepoltura privata bersagliata precedentemente. Insomma un doppio raid ladresco. A scoprire il secondo è stato un operatore ecologico impegnato nella rimozione dei fiori secchie e nella pulizia de vialetti. I ladri in questo caso oltre a rubare i pluviali di rame hanno anche danneggiato la copertura del "monumentino". Sul posto, oltre alle volanti, sono intervenuti gli uomini della scientifica che hanno rilevato sul terreno l'impronta di una scarpetta di ginnastica lasciata dagli sconosciuti. E' questo l'unico indizio in possesso degli investigatori che hanno da tempo intensificato i controlli nel perimetro cimiteriale soprattutto nelle ore notturne quando per i malintenzionati introdursi agli "Angeli" diventa quasi un gioco. Basta scavalcare uno dei tre cancelli laterali prospicienti via Castello Pietrarossa ed entrare per poi dirigersi in una delle tante cappelle gentilizie della zona o nei cantieri impegnati, per conto delle società di mutuo soccorso, nella realizzazione dei migliaia di nuovi loculi. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. 

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